YouTube, la popolare piattaforma di video streaming di Google, vale intorno ai 40 miliardi di dollari, secondo gli analisti di Jefferies, e quindi molto più di Twitter stimata 30 miliardi.
L’analisi considera la crescita esponenziale della pubblicità digitale di cui YouTube sarebbe un grande beneficiario.
Jefferies indica che la pubblicità su video online negli USA varrà 17 miliardi di dollari nel 2017. Per YouTube questo significherà che il fatturato per questo segmento passerà dai 5,9 miliardi di quest’anno a 8,9 miliardi nel 2016.
Gli analisti di Jefferies sostengono che, grazie all’allargamento dell’audience (oltre un miliardo di persone in più al mese), un miglioramento della tecnologia e dei contenuti, l’ubiquità del servizio (comprese nuove estensioni alla tv) e il nuovo formato degli annunci, YouTube raggiungerà presto il picco.
Google divide le entrate pubblicitarie con i provider di contenuti che contribuiscono alla piattaforma. La quota di Ad revenue sarebbe quindi per il 2014 di 2,8 miliardi con una crescita del 48% rispetto allo scorso anno. Questo spiega anche i grandi timori dei competitor specie nella Ue dove Google è coinvolta in diversi casi antitrust. Nel nostro Paese a luglio è nata la piattaforma Gold 5 (Manzoni, Mediamond, RCS MediaGroup, Banzai Media e Italiaonline), specializzata nell’advertising online, per consentire agli editori italiani di competere meglio con gli OTT e in particolar modo con lo strapotere di Google in questo settore.
Sul mercato dell’advertising online, YouTube e la sua casa madre Google sono in diretta competizione anche con altri player di internet, inclusi anche i newcomers come Facebook, Twitter e Buzzfeed, oltre che con brand più consolidati come Aol o Yahoo!.
Google ha acquistato YouTube nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari e tutti credevano che avesse pagato una somma fin troppo alta per una piattaforma di video online visto che non si comprendeva chiaramente come avrebbe potuto trasformare una piccola azienda con zero profitti nel proprio business. Oggi ben si comprende la lungimiranza di Mountain View.
Sulle entrate complessive generate da YouTube, Google mantiene ancora un certo riserbo. Questo ha sempre difficile poter effettuare delle stime precise. In Italia, per esempio, dopo aver comunicato gli importi all’Agcom perché fossero contabilizzati nel SIC, ha deciso di far ricorso al TAR contro la richiesta.
Oggi ci prova Jefferies, sostenendo che il valore della piattaforma potrebbe aggirarsi tra i 26 e i 40 miliardi di dollari in che la renderebbe potenzialmente più ‘preziosa’ di Twitter, stimata in 30 miliardi ma molto lontana da Facebook che oggi vale 200 miliardi. Google nel suo complesso è stimata in 400 miliardi di dollari.