Il lancio

YouTube, presto una versione a pagamento senza pubblicità

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Nuove indiscrezioni sull'imminente lancio di un servizio a pagamento su YouTube. L’azienda al momento evita commenti: ‘Trattative ancora in corso’.

YouTube sarebbe pronta per lanciare un’offerta premium: video a pagamento ma senza pubblicità.

Per lanciare il nuovo servizio, la piattaforma di video-sharing di Google avrebbe già contatto alcuni produttori che sarebbero al lavoro per definire il nuovo bouquet.

A rivelarlo alcune fonti vicine al dossier, secondo le quali la società sarebbe già in trattative per mettere a punto la nuova modalità di distribuzione dei contenuti che prevedrà un abbonamento mensile e permetterà agli utenti di adattare meglio l’uso di YouTube ai loro bisogni. Già in autunno erano circolati dei rumors sul lancio di un nuovo servizio su modello di Spotify. Adesso le voci cominciano a farsi più insistenti.

Ancora non si conosce la data di lancio del nuovo servizio, né quanto costerà. Informazioni di cui sono privi pure i produttori di video contattati dalla web company, ai quali è stato solo spiegato che si tratta di un nuovo modo per monetizzare le loro opere.

Il business model di YouTube, nata come una semplice piattaforma di video amatoriali, si basa oggi essenzialmente sulla distribuzione gratuita dei contenuti, finanziata dalla pubblicità che appare sul sito.

Un portavoce di YouTube si è rifiutato di commentare le indiscrezioni. “Non possiamo rilasciare commenti su trattative in corso”, ha replicato con una mail, precisando tuttavia che “oggi una delle nostre priorità è offrire una maggiore possibilità di guadagno ai creatori e ai fans di godere dei contenuti che più apprezzano”.

 

YouTube sta lavorando da mesi ormai al lancio di un servizio a pagamento per la visione di video musicali in streaming, senza pubblicità, che potrebbe generare, secondo Midia Research, 500 milioni di dollari l’anno di abbonamenti.

Da quando Google l’ha rilevata nel 2006, YouTube avrebbe versato oltre un miliardo di dollari delle sue entrate pubblicitarie ai titolari dei diritti.

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