È bastata una dichiarazione del Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, e il bitcoin è subito diventato il gigante dai piedi di argilla.
Dopo il record di 58.000 dollari, infatti, il bitcoin ha perso fino al 17% del suo valore, scendendo sotto i 49.000 dollari (fin verso i 46.000 dollari stamattina, poi rimbalzato sui 48.000 dollari).
Molto probabilmente, il risultato inatteso è la diretta conseguenza della dichiarazione della Yellen, secondo cui: “Il bitcoin non è ampiamente utilizzato come meccanismo di scambio come tutti dicono e nel caso trova semmai impiego per finanziare attività spesso illegali”.
“E’ di fatti un modo estremamente inefficiente di condurre transazioni – ha commentato la Segretaria di Stato – soprattutto necessita di consumare un’impressionante quantità di energia per portare a termine queste transazioni”.
In ultima analisi, la Yellen ha definito la criptovaluta come “un bene altamente volatile e speculativo, le persone dovrebbero essere consapevoli di questo, delle potenziali perdite che gli investitori possono subire”.
Sembra quasi inevitabile che ci sia stata una corsa generale alla vendita dei bitcoin, dopo le esternazioni del Segretario di Stato.
Non è bastata neanche la discesa in campo (l’ennesima) di Elon Musk, che in un tweet ha scritto: “Il valore della valuta sembra alto”. Secondo alcuni analisti, un invito a vendere.