Se la notizia fosse confermata, sarebbe davvero un big bang nella storia di Yahoo! Secondo il Wall Street Journal, il cda dell’azienda si riunirà da oggi e per diversi giorni per discutere la possibilità di cedere le attività internet o la sua partecipazione nel gigante dell’eCommerce cinese Alibaba.
La società guidata da Marissa Mayer è da tempo in forti difficoltà, anche se il motore di ricerca resta uno dei più utilizzati negli Usa e Yahoo Mail e Yahoo News formano, insieme, il terzo sito più utilizzato negli Usa dopo Google e Facebook, con 210 milioni di visitatori a ottobre (ComScore).
La sua capitalizzazione di Borsa si avvicina a 31 miliardi di dollari, ma in realtà è strettamente dipendente dagli asset asiatici: la quota del 15% in Alibaba, che vale 35 miliardi di dollari, e la quota del 35% in Yahoo Japan (8,5 miliardi)
Le attività internet (il motore di ricerca e l’advertising) varrebbero attorno a 4 miliardi di dollari.
La cessione di Alibaba è in cantiere da diverso tempo, ma è stata frenata dai possibili oneri fiscali che ne deriverebbero e che potrebbero aggirarsi intorno a 9 miliardi di dollari.
Nel frattempo, diverse opzioni sono state proposte dagli investitori, da Carl Icahn propenso a un accordo con Microsoft al fondo Starboard Value che invece spingeva verso AOL e che, da un mese a questa parte, sta facendo pressioni per cedere, appunto, le attività internet.
Un progetto in realtà difficile da concretizzare e forse, come spiega il sito Re/Code, neanche nei piani dell’azienda: potrebbe trattarsi di rumors messi in giro ad arte per lucrare sul titolo.
Ma, nel caso il cda dovesse davvero procedere alla vendita delle attività internet, chi potrebbe comprarle? Non sarebbe, infatti, un’operazione a buon mercato.
Lo sbocco più ovvio sarebbe quello di finire sotto l’ombrello di un operatore tlc in cerca di contenuti e introiti pubblicitari, come è stato per AOL comprato da Verizon.
Tra i candidati ci sarebbe la giapponese SoftBank, che possiede la quota di maggioranza di Yahoo Japan.
Una vendita, per quanto complicata, potrebbe essere l’ultima chance per il Ceo Marissa Mayer, molto criticata per non essere riuscita a risollevare le sorti dell’azienda, anche da chi la dipingeva come l’unica vera salvatrice della patria.
I risultati del suo operato sono stati in effetti abbastanza deboli, soprattutto sul versante dell’innovazione del prodotto, se si esclude la transizione verso il mobile che però ancora non si è riusciti a monetizzare.
E c’è chi non esclude che la Mayer sarebbe disposta a lasciare nonostante abbia ancora il sostegno del board, nell’ambito però di una più ampia transazione – la vendita di Alibaba – e alle sue condizioni.