La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America deciderà se Microsoft dovrà affrontare una class-action legata al caso dei dischi rigati dalla sua console Xbox 360.
Il caso era stato archiviato nel 2012, e questo aveva prevenuto l’eventuale class-action. Microsoft aveva dichiarato che solo lo 0,4% degli utenti in possesso di Xbox 360 era stato colpito dal problema e che esso era da imputare agli utenti.
Come riportato da Polygon, però, Microsoft viene accusata di essere stata pienamente a conoscenza del problema e della sua natura dall’inizio, e di aver rifiutato tre potenziali soluzioni ad esso, tra cui una che prevedeva il rallentamento del drive ottico e l’aggiunta di un componente del valore di mezzo dollaro.