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X perde utenti, interazioni e pubblicità. I guai del social di Elon Musk

Non è un momento facile per Elon Musk e il social che controlla, X. Dal cambio di nome, avvenuto a fine luglio, il social network ha perso utenti e interazioni. Lo rivela il nuovo report della società di analisi Sensor Tower, affermando che il social network ha visto calare i download del 4%, mentre scende la notorietà globale della piattaforma, che nella classifica degli analisti passa dalla posizione 32 alla numero 36.

Proprio Sensor Tower aveva diffuso i dati di utilizzo del principale concorrente di X, Threads di Meta, che al lancio aveva segnato un picco di 49 milioni di utenti attivi al giorno, per scendere poi a circa 13 milioni.

Dal cambio nome al pagamento delle spunte blu: tutti gli errori di Musk

Elon Musk ha acquistato Twitter a ottobre del 2022. Un’operazione da 44 miliardi di dollari che è passata di diritto nella storia dei social network. Ma cosa è successo in questi dieci mesi? I cambiamenti apportati da mister Tesla al social dell’uccellino blu sono stati molti e significativi. A partire dal nome del social, cambiato in X. Una serie di revisioni che hanno fatto molto discutere e che, a quanto pare, hanno anche prodotto l’effetto avverso: l’allontanamento degli investitori pubblicitari. Non è un caso, del resto, che lo stesso Musk abbia recentemente lanciato l’allarme sul potenziale fallimento di X. Dieci mesi abbastanza turbolenti.

Abbonamento a pagamento per la spunta blu

A dicembre 2022, Musk ha rilanciato Twitter Blue, un abbonamento che consente di ottenere un account di primo livello, che indica che un utente è verificato. Le tariffe della funzionalità premium partono da 8 euro al mese per i singoli utenti, con gli iscritti che ottengono funzionalità riservate agli abbonati tra cui Modifica Tweet, caricamenti video in alta qualità, modalità lettore, l’ambito segno di spunta blu e tweet più lunghi. X ha recentemente aumentato il limite di caratteri per i suoi abbonati Premium a 25.000, dai 10.000 precedenti.

Nomina di Linda Yaccarino come nuova CEO e fuga degli investitori

Le entrate di Twitter sono diminuite drasticamente da quando il proprietario miliardario ha rilevato l’azienda e ha licenziato circa tre quarti della forza lavoro per tagliare i costi ed evitare il fallimento. Da allora, gli inserzionisti hanno frenato la loro spesa su Twitter, in parte a causa di modifiche che a volte hanno consentito contenuti più odiosi e spinosi che offendono una parte più ampia del pubblico del servizio.

A giugno 2023, Linda Yaccarino ha assunto la carica di amministratore delegato di Twitter. Ex responsabile della pubblicità presso NBC Universal, a Yaccarino è stato affidato il compito di rivitalizzare i flussi di entrate di Twitter. Ha sostituito Musk, a cui la maggioranza degli utenti di Twitter aveva chiesto di dimettersi dalla carica di amministratore delegato in un sondaggio condotto a dicembre.

Ma gli esperti di marketing hanno avvertito che la mossa di limitare temporaneamente il numero di tweet che gli utenti possono leggere potrebbe minare gli sforzi della signora Yaccarino e potrebbe essere “catastrofica” per il business pubblicitario della piattaforma. I limiti posti sono “molto negativi” per gli utenti e gli inserzionisti già scossi dal “caos” che Musk ha portato sulla piattaforma, ha dichiarato ieri Mike Proulx, direttore della ricerca di Forrester.

Urla e fischi contro Musk ad un evento sui videogame: il pubblico urla “Bring back Twitter”

Come ciliegina sulla torta di un periodo non proprio felice per Elon Musk vi proponiamo il video pubblicato su X da un giornalista, registrato durante la finale del Valorant World Championship a Los Angeles. 

Durante l’evento, la telecamera lo ha inquadrato per una manciata di secondi Elon Musk mentre partecipava al torneo con uno dei suoi figli e la folla ha iniziato a fischiare prima di sfociare nel coro: “Bring Back Twitter”, “Ridacci Twitter”.

Nonostante Musk sia un grande appassionato di videogames sembra che non sia molto popolare nemmeno nella comunità dei “gamer”.

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