Celebrazioni

World Radio Day 2024. Azoulay (UNESCO): “Radio più inclusiva e accessibile di internet, in particolare in situazioni di crisi”

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Al tempo di internet e dei social, c’è ancora chi ascolta la radio in tutto il mondo, anzi, secondo l’UNESCO, più del 50% della popolazione mondiale ha accesso a questo mezzo di comunicazione di massa. Il 2024 è anche l'anno in cui si celebra il centenario della prima trasmissione radiofonica in diretta dei Giochi Olimpici e i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi.

Giornata mondiale della radio: nel 2024 si ricordano i 100 anni dalla prima diretta radiofonica delle Olimpiadi e i 150 anni dalla nascita di Marconi

In questa Giornata Mondiale della Radio celebriamo non solo la storia della radio, ma anche il suo ruolo centrale nelle nostre società, oggi e negli anni a venire”, si legge nel messaggio della direttrice generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, in occasione del World Radio Day 2024.

Quest’anno, prosegue il documento, la Giornata mondiale segna una tappa fondamentale nella storia di questo mezzo: “è l’anno in cui si celebra il centenario della prima trasmissione radiofonica in diretta dei Giochi Olimpici, alla vigilia dei prossimi Giochi di Parigi. Questo traguardo ci ricorda che, fin dalla sua creazione, alla fine del XIX secolo, la radio è sempre stata con noi, riunendoci attorno a momenti forti ed emozioni condivise”, ha aggiunto Azoulay.

Altra data da segnare in agenda, sempre in questo 2024, è il 150° anno della nascita di Guglielmo Marconi (1874-2024), inventore del telegrafo senza fili (a lui si deve il primo collegamento transoceanico senza fili via onde radio, da Poldhu in Cornovaglia a St. John’s, Terranova) e Premio Nobel per la Fisica nel 1909.

Un mezzo che, sempre secondo la direttrice generale dell’UNESCO: “da oltre un secolo, ci informa, ci intrattiene e anche ci educa, come sottolinea il tema di quest’anno. Oggi è tanto più vero: nonostante la crescente influenza di internet e dei social network, la radio continua a essere una fonte primaria di informazione e intrattenimento: si stima che oltre 4 miliardi di persone lo ascoltino”.

Tutti su internet, ma la radio resiste. Azoulay (UNESCO): “E’ più inclusiva e accessibile, in particolare in situazioni di crisi”

Un mezzo tecnologico di comunicazione di massa che ancora può dimostrare tutta la sua attualità: “mentre nel 2023 quasi un terzo della popolazione non disponeva di una connessione internet decente, una percentuale che sale a metà della popolazione nelle zone rurali, la radio è più inclusiva e accessibile, in particolare in situazioni di crisi. In Afghanistan, ad esempio, a seguito della decisione – che l’UNESCO ha immediatamente e fermamente condannato – di privare le ragazze e le donne afghane del loro diritto fondamentale all’apprendimento e all’insegnamento – ha spiegato Azoulaynella lettera- l’Organizzazione ha messo in atto quella che è di fatto educazione via etere, sostenendo Radio Begum in particolare. Questa stazione, gestita da donne afghane per le donne afghane, offre corsi di alfabetizzazione e dà loro voce”.

Oggi, 13 febbraio, riconosciamo ancora una volta la strada percorsa dalla radio, e il potere delle sue onde radio di costruire – di “trasmettere” – la possibilità di un mondo migliore”, conclude la direttrice generale Unesco nel suo messaggio in occasione dell’edizione 2024 del World Radio Day.

A testimonianza della centralità e dell’attualità dei questa tecnologia, l’anno passato (5-10 luglio), in Emilia Romagna e per la prima volta in assoluto in Italia, si sono svolte le Olimpiadi della Radio (World Radiosport Team Championship).

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