Data Valley Bene Comune (DVBC) si occupa molto dei divide e ha una sfida specifica dedicata espressamente a colmare il divario digitale di genere. Per dirla con la Web Foundation “Un’economia digitale senza la piena partecipazione delle donne non può raggiungere il suo massimo potenziale. L’inclusione Digitale non è solo una buona politica, è una buona economia”.
I dati del Global Gender Gap Report del WEF nel 2021 riportano un periodo di 135,6 anni per colmare il divario di genere in tutto il mondo: un’altra generazione di donne dovrà attendere la parità di genere.
Women in Tech – una joint venture tra ADER, la Rete dei Laboratori Aperti RER e Lepida – sta affrontando il tema da quattro angolazioni diverse attraverso un ciclo di eventi: il mondo dei big data e l’invisibilità delle donne, il mondo del lavoro e il contributo che può dare il digitale a riequilibrare la presenza di uomini e donne nel mercato del lavoro, la costruzione di città intelligenti inclusive (a partire da quelle della nostra Regione) e il ruolo dei dati, per far sì che le donne e le loro vite siano rappresentate e coinvolte, a partire dal mondo delle STEAM.
Tre di questi incontri si sono già tenuti nella forma di un dialogo aperto tra l’Assessore regionale Paola Salomoni, cui spetta individuare iniziative concrete nell’ambito del DVBC, ed esperte di settore: Ivana Bortoletti per dati e IA, Azzurra Rinaldi per il lavoro e Flavia Arzano sulle città intelligenti.
L’ultimo appuntamento di Women in Tech si è avuto lo scorso 2 febbraio a Cesena, con un focus sulle competenze digitali, insieme a Barbara Carfagna. Sarà possibile rivedere l’evento on demand su LepidaTV.
Le registrazioni di tutti gli eventi sono disponibili sul canale YouTube dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna.