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Woman in gold

Woman in gold

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2015 – USA, Gran Bretagna

Maria Altmann è una donna ebrea. Dopo più di sessant’anni dalla fuga dall’Austria e dalla furia nazista cerca giustizia, per quello che le è possibile. Scappata per salvarsi dal genocidio e dal lager, è salpata verso gli Stati Uniti d’America insieme al marito, lasciandosi alle spalle, a Vienna e a malincuore, i genitori e gli affetti più cari. Destinata a non rivederli più. La Altmann nel 1998 intraprende una battaglia legale per riavere nel proprio salotto uno dei beni appartenuti alla sua famiglia e rubato dalle SS. Si tratta della Donna in oro di Klimt, capolavoro dell’arte del secolo scorso. È il ritratto della bella e giovane Adele Bloch-Bauer, l’amata zia di Maria. Ad aiutare la donna nella sua “ardua impresa” un giovane avvocato di nome Randy Schoenberg, nipote del grande compositore austriaco Arnold Schoenberg.

Simon Curtis, già regista di 8 Mile, Wonder Boys e River Wild, dopo il grande successo avuto con il film Marylin (2011) propone ancora una volta una storia vera e porta sul grande schermo un’altra donna e icona moderna, questa volta lontana dal mondo cinematografico. È la Woman in Gold di Klimt con il suo sguardo e la sua vicenda tanto triste e malinconica. Nel cast una splendida Helen Mirren affiancata da Ryan Raynolds e, fra gli altri, anche Daniel Brühl, Katie Holmes, Tatiana Maslany e Max Irons.

Woman in Gold è la storia della “Monna Lisa austriaca”. Un film che racconta di una donna, di un quadro e di un preciso periodo storico. A interpretare magistralmente Maria Altmann – scomparsa all’età di novantaquattro anni, nel 2011 – è Helen Mirren, una delle ultime dive del cinema, che ha così commentato il suo ruolo: ‘È stato come tornare alla generazione dei miei genitori che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale sotto le bombe, a Londra. Ho pensato anche alla mia bisnonna e alle mie prozie, che hanno vissuto in Russia in una sola stanza di un appartamento diviso con molte famiglie. Ma era molto più importante che le memorie viscerali di Maria fossero sempre presenti nella mia mente. Per questo ho letto molto sull’Olocausto, in particolare un libro eccezionale come The Rise and Fall of the Third Reich di William Shirer.

Simon Curtis ha realizzato questo film per cercare di “raccontare quello che ci succede quando siamo costretti ad abbandonare la nostra famiglia. Volevo che le persone ricordassero quanto è accaduto. Anche oggi potremmo avere molti di quei terribili problemi. È importante non scordare mai che questa orribile realtà non è successa molti anni fa!”.

A quasi un secolo dalla Shoah, con gli ultimi sopravvissuti che iniziano a morire, spetta all’arte assumere il compito di rendere giustizia e memoria. E Woman in Gold è un’opera lineare, classica nel suo genere e a tratti biografica. Un grande dono per la memoria, storica e umana.

Regia: Simon Curtis

Attori: Helen Mirren (Maria Altmann), Ryan Reynolds (Randol Schoenberg), Daniel Brühl (Hubertus Czernin), Katie Holmes (Pam Schoenberg), Tatiana Maslany (Maria Altman giovane), Max Irons (Friz),  Charles Dance (Sherman), Antje Traue (Adele Bloch-Bauer), Elizabeth McGovern (Richterin Florence Cooper), Jonathan Pryce (Giudice Richter Rehnquist), Frances Fisher (Barbara Schoenberg), Moritz Bleibtreu (Klimt), Tom Schilling (Heinrich)Henry Goodman (Ferdinand)Olivia Silhavy (Elisabeth Gehrer)

Soggetto: dalle memorie di Maria Altmann e E. Randol Schoenberg

Sceneggiatura: Alexi Kaye Campbell

Fotografia: Ross Emery

Musiche: Martin Phipps, Hans Zimmer

Montaggio: Peter Lambert

Scenografia: Jim Clay

Costumi: Beatrix Aruna Pasztor

 

Durata: 110’

Genere: Biografico, Drammatico

Data di uscita in sala: 15 ottobre 2015

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