CK Hutchison, la holding che controlla Wind Tre, starebbe valutando lo spin off della rete. Lo scrive Bloomberg, aggiungendo che Wind Tre starebbe pensando alla separazione degli asset infrastrutturali per poi cedere una quota di minoranza ad un investitore finanziario.
Secondo Bloomberg, Wind Tre avrebbe già avuto dei primi abboccamenti con il fondo svedese di private equity EQT AB per un possibile accordo.
Gli asset oggetto dello spin off potrebbero comprendere l’infrastruttura digitale ed elettronica di Wind tre, che potrebbe raggiungere una valutazione compresa fra 2 e 4 miliardi di euro.
Wind Tre starebbe inoltre valutando se inserire nell’operazione anche lo spettro radio di cui dispone. Non ci sono certezze che alla fine queste deliberazioni portino ad una transazione. Potrebbero spuntare anche altri potenziali investitori.
Nel 2020 CK Hutchison ha deciso di cedere le torri del gruppo a Cellnex per un controvalore di circa 10 miliardi di euro.
C’è da dire che Wind Tre, così come i concorrenti Tim e Vodafone, deve far fronte alla crescente iper competizione del mercato mobile dopo l’ingresso nel 2018 nell’arena italiana di Iliad.
I ricavi di Wind Tre sono diminuiti del 4% nel 2020 a 4,66 miliardi di euro, mentre l’Ebitda è diminuito di circa il 5% a 2 miliardi.
La base clienti di Wind Tre è pari a 21,5 milioni in flessione del 10%.
Wind Tre è nata nel 2016 dalla fusione delle attività italiane di CK Hutchison e di Vimpelcom in una transazione valutata 7,9 miliardi.