Wind Tre può essere al 100% cinese. L’Antitrust Ue è “pronta a dare il via libera condizionato all’acquisizione da parte di CK Hutchison” della quota della russa Veon (ex Vimpelcom) ceduta a luglio scorso per 2,45 miliardi di euro. Lo riporta una fonte vicina al dossier sentita dalla Reuters, aggiungendo che la decisione è stata presa dopo che Hutchison ha ribadito gli impegni nei confronti di Iliad, quarto operatore di telefonia mobile presente sul territorio italiano: “Sono uguali a quelli del 2016″, ha concluso la fonte.
Cosa c’entra Iliad?
La rete Iliad deriva dalla dismissione di parte della rete Wind Tre. Due anni fa la cessione al quarto operatore mobile in Italia è stata prevista dall’Antitrust e Agcom per mantenere la concorrenza nel settore che non ci sarebbe stata se Wind e Tre avessero usato a pieno la loro rete, dopo la fusione fra 3 Italia (controllata da CK Hutchison) e Wind (controllata da Veon) annunciata nell’agosto del 2016 e operativa da gennaio del 2017. Tradotto sarebbero stati troppo forti rispetto agli altri concorrenti.
In questo modo la joint venture Wind Tre ha ottenuto anche l’ok dalla Commissione Ue. È stata poi Iliad a vincere la gara di questa parte della rete ottenendo anche la possibilità, quando il suo segnale “non prende”, di affidarsi al roaming sempre di Wind Tre (fino a 10 anni).
Il portavoce della Commissione europea Ricardo Cardoso non ha voluto commentare la notizia, così occorre aspettare la decisione finale da parte dell’Antitrust Ue prevista entro il 31 agosto prossimo.
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