CK Hutchison Holdings e Vimpelcom starebbero meditando il taglio di 1500 dipendenti in Italia, pari al 16% del personale, per garantire un contenimento di costi nel quadro della fusione fra Wind e 3 Italia, operativa a partire da gennaio prossimo. Lo scrive l’agenzia Bloomberg, secondo cui la nuova entità che sarà guidata da Maximo Ibarra finanzierebbe un piano di esuberi volontari con 500 milioni di euro.
Secondo le fonti interpellate da Bloomberg, al primo round di esodi volontari ne seguirebbe un secondo di tagli non concordati.
Dalla fusione tra Wind e 3, annunciata ad agosto dello scorso anno, nascerà un operatore con un terzo del mercato mobile, quasi alla pari con i diretti concorrenti (la quota di 3-Wind sarebbe del 33.7% solo di poco superiore a quella di Tim, al 32.4%, e di Vodafone al 26,4%), con oltre 31 milioni di clienti mobili e 2,8 milioni nel fisso (di cui 2,2 milioni broadband), e in grado di realizzare efficienze per un valore di oltre 5 miliardi di euro al netto dei costi di integrazione.
Nel quadro del merger è prevista la cessione di asset e frequenze al nuovo entrante francese Iliad, il cui ingresso in Italia è atteso per l’anno prossimo.