Gli Stati Uniti accelerano sulla realizzazione del piano nazionale per le smart cities varato lo scorso anno e il National institute of standards and technology (Nist), coordinatore dell’iniziativa per la Casa Bianca, ha voluto nel team la nostra Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, l’Enea.
La coalizione internazionale che gli Stati Uniti stanno mettendo assieme avrà il compito di sviluppare ed implementare un lungimirante “Internet of Things-Enabled Smart City Framework”. Un piano ampio e complesso che dovrà individuare il mix tecnologico migliore per far funzionare in maniera qualitativamente avanzata un’area urbana di qualsiasi dimensione.
Interoperabilità, condivisione, puntualità, connettività, sostenibilità, efficienza, saranno i tag dell’operazione che vede coinvolti, oltre Nist ed Enea, anche l’American National Standards Institute (Ansi), lo U.S. Green Building Council (Usgbc), lo European Telecommunications Standards Institute (Etsi), la piattaforma FIWARE dell’Unione europea e il Ministry of Science ICT and Future Planning della Repubblica di Corea.
Un progetto che sarà finanziato inizialmente con 80 milioni di dollari per l’avvio dei lavori e degli studi di fattibilità. Alla nostra Agenzia è stato affidato il compito di identificare architetture e standard per la smart city utilizzati in Italia ed in Europa per l’integrazione di diverse funzionalità quali la gestione degli edifici e delle abitazioni, dell’illuminazione pubblica e del traffico, la protezione delle infrastrutture critiche urbane, l’interazione con i cittadini.
Nello specifico, si legge in una nota dell’Enea, i ricercatori italiani della Divisione Smart Energy dovranno identificare le modalità con cui i vari servizi urbani scambiano tra loro le informazioni in modo standardizzato.
Un’esperienza di riconosciuto valore internazionale quella dell’Enea, portata avanti negli anni, sia in Italia, sia in seno ai programmi dell’Unione europea, attraverso diverse iniziative, tra cui: “Public Energy Living Lab (PELL)”, “City 2.0”, “Brescia Smart Living”, “Smart Basilicata”, “RoMA” e lo “Smart ring dell’Aquila”.