Whatsapp avrà tempo fino a fine febbraio per spiegare quali cambiamenti alla policy sulla privacy abbia apportato e se questi aggiustamenti siano in linea con le regole fissate per la tutela dei consumatori. L’ultimatum arriva dalla Commissione Ue, che facendo seguito alle sollecitazioni dell’European Consumer Organisation (BEUC), che hanno ufficialmente criticato le indebite pressioni esercitate da Whatsapp per accettare le nuove regole sulla privacy, che impongono di condividere alcuni dati con la casa madre Facebook e altri gruppi.
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“WhatsApp ha tempo fino alla fine di febbraio per tornare da noi con impegni concreti su come affronteranno le nostre preoccupazioni”, ha affermato in una nota.
Le aree di preoccupazione includono se l’azienda fornisce informazioni sufficienti sui suoi nuovi termini di servizio e se le sue notifiche che richiedono agli utenti di accettare i nuovi termini e l’informativa sulla privacy sono corrette.
La Commissione ha affermato di essere anche preoccupata per lo scambio di dati personali degli utenti tra WhatsApp e terze parti o altre società di Facebook/Meta.
“Non vediamo l’ora di spiegare alla Commissione europea come proteggiamo la privacy dei nostri utenti in conformità con i nostri obblighi ai sensi del diritto dell’UE”, ha affermato un portavoce di WhatsApp.