Key4biz

Welfare digitale in Emilia Romagna, Lepida lancia il design-thinking

Mettere a disposizione strumenti efficaci e rapidi per giungere a una veloce e precisa “prototipazione” di servizi digitali innovativi in ambito welfare, questo l’obiettivo di Lepida che sul territorio dell’Emilia Romagna sta proponendo un approccio definito “design-thinking” (DT).

Lepida sul territorio

Questo tipo di “prototipazione” ha già trovato alcuni casi concreti di applicazione, grazie agli accordi presi tra Lepida e gli enti soci sul territorio regionale, tra cui: la riprogettazione della filiera dei servizi per soggetti fragili, in particolare giovani, la gestione integrata delle dimissioni protette, con particolare attenzione ai caregiver, il rilancio di strutture territoriali, attraverso una loro qualificazione quale punto di riferimento per la cultura digitale.

Una tecnologia digitale che la società in-house della regione Emilia Romagna ha voluto sfruttare per venire incontro alle esigenze degli enti territoriali e per far fronte ad un mutato quadro generale, tra esplosione di

vecchi e nuovi bisogni, eterogeneità e complessità dei servizi, quadro normativo ancora in evoluzione e crescente sensibilità dei molti attori coinvolti a vario titolo nella filiera del welfare.

In queste prime esperienze “design-thinking” c’è comunque un tratto comune, si legge in una nota di Lepida, che sta “nel coinvolgimento attivo dei portatori di conoscenza ed esperienza locali sul tema oggetto della sfida, per un approccio concreto di citizens by design”.

Che cos’è il “Design-thinking

Negli ultimi anni, dalla progettazione di soli prodotti, edifici e macchinari, il DT si è andato rapidamente spostando verso l’innovazione di prodotti e servizi. In quest’ottica, il design thinking si configura come modello progettuale volto alla risoluzione di problemi complessi attraverso visione e gestione creative del team impiegato e forte empatia con gli utenti, con il mondo esterno degli end users.

Un approccio, quindi, che predilige gli aspetti creative, andando a bilanciare tecniche di approccio tradizionale (project management, service-design) con una filosofia più orientata al “disegno complessivo e partecipativo del servizio”.

Exit mobile version