Eni (87 punti su 100) si conferma vincitrice nella tredicesima edizione italiana della ricerca Webranking by Comprend, la principale ricerca europea che premia i migliori siti corporate. Snam (86,3) ottiene il secondo posto, vincendo anche il titolo di “best improver” come società che ha aumentato maggiormente il proprio punteggio rispetto all’edizione precedente. Telecom Italia (83,3) scende in terza posizione.
La ricerca Webranking by Comprend, realizzata da Lundquist in collaborazione con Comprend (ex KW Digital e divisione digitale di Hallvarsson&Halvarsson), da diciotto anni è la ricerca più riconosciuta in Europa nella valutazione della comunicazione corporate online. La ricerca ha valutato 69 grandi aziende quotate a livello italiano. A livello internazionale sono state valutate oltre 800 società.
Executive summary con i risultati completi della ricerca.
WEBRANKING COME STRESS TEST
Partendo dalle esigenze degli stakeholder, la ricerca Webranking misura i fondamentali della comunicazione corporate e finanziaria e l’apertura al dialogo sui canali digitali. Per questo motivo rappresenta uno stress test. Fallire lo stress test significa lasciare il mercato disinformato e rinunciare alla possibilità di governare la propria reputazione, soprattutto in tempi di forte trasformazione.
Considerando 50 punti come soglia per una buona comunicazione digitale, solo 20 aziende superano il test, in linea con lo scorso anno. All’altro estremo si collocano altre 20 aziende che occupano la parte bassa della classifica (sotto i 30 punti) e che non presentano i contenuti minimi richiesti dal mercato e che rischiano di essere escluse dalla ricerca il prossimo anno.
Tuttavia, dopo diversi anni la ricerca Webranking segnala uno sviluppo positivo nel campione italiano. Molte aziende hanno segnato decisi miglioramenti di punteggio. Inoltre, la maggior parte dei nuovi siti lanciati sono responsive, e questo significa una forte attenzione verso l’accessibilità del sito tramite il mobile, una delle tendenze tecnologiche più importanti nel mondo web.
PERFORMANCE DELLE MATRICOLE
Quest’anno sono entrate sei neo quotate all’interno della ricerca Webranking. Tuttavia, la performance molto bassa indica che il sito corporate non viene considerato uno strumento chiave per comunicare e attrarre investitori. In particolare la sezione investor relations è quella che ottiene il risultato più basso.
SOCIETÀ ITALIANE NEL CONFRONTO EUROPEO: BUONA LA DISCLOSURE E IL MOBILE, SCARSE INFORMAZIONI DI CSR E EMPLOYER BRANDING. MAGGIORE ATTENZIONE ALLA CREAZIONE DI CONTENUTI DI QUALITÀ.
Le aziende italiane dimostrano di essere allineate per quanto riguarda le informazioni legate alla disclosure (risultati finanziari, performance azionarie, governance).
Le aree dove sono maggiormente carenti sono quelle che riguardano le informazioni sul futuro dell’azienda (strategia, innovazione, rischi) e quelle non finanziarie come la sostenibilità e le risorse umane. Si riscontra, infine, minore utilizzo dei social media.
Rispetto al passato dove i siti corporate erano un mero copia e incolla di testi del bilancio, si segnala una maggiore attenzione alla creazione di contenuti editoriali per attrarre un pubblico più ampio di utenti (al di là di quelli professionali) e per raccontare l’azienda.
Webranking Italy Top10
1 | Eni | 87,0 |
2 | Snam | 86,3 |
3 | Telecom Italia | 83,3 |
4 | Hera | 82,4 |
5 | Pirelli & C. | 65,8 |
6 | Terna | 63,6 |
7 | Mondadori | 62,8 |
8 | Generali | 62,3 |
9 | Ansaldo STS | 61,0 |
10 | Piaggio & C. | 60,7 |