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Web e fisco, l’Irlanda pronta a cancellare il ‘Double Irish’

Domani potrebbe essere annunciata la fine del ‘Double Irish’. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, martedì l’Irlanda dovrebbe presentare grosse modifiche alle proprie leggi fiscali, dopo le pressioni ricevute da diversi governi europei e l’apertura delle indagini della Ue su questa forma di accordi che potrebbero configurarsi come aiuti di stato indiretti.

La notizia sconvolgerebbe gli attuali equilibri su cui si fondano i sistemi di ottimizzazione fiscale di tante web company, Google ed Apple in primis, che hanno sempre visto nell’Irlanda una delle mete preferite dei loro denari, grazie a delle tasse veramente vantaggiose.

Per l’Irlanda sarebbe la fine di un’epoca e non è detto che a stretto giro anche il Lussemburgo, un altro paradiso fiscale europeo, non segua a ruota.

Del resto il neo presidente della Commissione Ue, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, è sempre stato molto critico contro queste pratiche, poco in linea con il ventilato obiettivo di realizzare in tutto e per tutto il Mercato Unico Digitale.

Il sistema usato da molte multinazionali, tante del web, è chiamato “doppio irlandese con panino olandese” (Double Irish With a Dutch Sandwich), che consiste nel trasferire i denari verso le sussidiarie irlandesi e olandesi, per poi traghettare il tutto in un paradiso fiscale, di solito i Caraibi, le Bermuda o le Cayman, dove agli utili d’impresa viene applicata un’aliquota pari a zero.

Un escamotage che consente alle aziende di spostare ogni anno, legalmente, miliardi di euro di profitti in queste mete esotiche.

Ancora non è chiaro quando le nuove regole fiscali entreranno in vigore in Irlanda, bisognerà aspettare domani. Con ogni probabilità sarà prevista una clausola che fisserà un tempo dai tre ai sette anni per consentire alle tante aziende coinvolte di adeguarsi al cambiamento e poter predisporre nuove pianificazioni.

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