Cosa succede in un minuto su internet?
Quanti messaggi scambiati, post pubblicati, video guardati?
Ve lo siete mai chiesti?
La risposta ce la dà Excelacom, che ha scattato un’istantanea, rivelandoci tutto quello che accade sul web nel giro di 60 secondi.
69.444 ore guardate su Netflix;
150 milioni di mail spedite;
1.389 giri con Uber, 695 in più rispetto al 2015 (+100%);
527.760 foto condivise;
51.000 App scaricate dall’App Store;
203.596 dollari di vendite su Amazon, 83.836 in più del 2015 (+70%);
Oltre 120 nuovi account su LinkedIN
347.222 nuovi tweets;
38.194 foto postate su Instagram;
1.04 milioni di loop su Vine;
38.052 ore di musica su Spotify, 24.752 ore in più di upload al minuto rispetto al 2015 (+186%);
2,4 milioni di ricerche su Google;
972.222 di swipes su Tinder;
2,78 milioni di video guardati su YouTube;
20,8 milioni di messaggi scambiati su WhatsApp;
701.389 login a Facebook.
I Big Data stanno esplodendo sulla scia della maggiore richiesta di contenuti da parte degli utenti.
I fornitori di comunicazione e media sono in forte concorrenza tra loro nel tentativo di tenere il passo, fornendo banda larga sempre più veloce e di qualità. E con questa sfida dilaga anche il bisogno di monetizzare la crescita di questi Big Data.
I Big Data sono intorno a noi e influenzano anche le decisioni che prendiamo ogni giorno. Quando, per esempio, facciamo shopping su Amazon, i prodotti ci vengono consigliati in base ai nostri modelli di acquisto.
Tutto questo non è una coincidenza, i Big Data sono dietro le quinte e personalizzano tutte le nostre esperienze online.
Tutto quello che avviene in un minuto su internet è strabiliante! E si evidenziano anche grossi aumenti per Uber, per esempio, Amazon o Spotify.
Questa crescita apre grosse opportunità per i provider di comunicazione e media: con massicce e lungimiranti campagne possono ridurre i costi e aumentare sensibilmente i ricavi.