#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Il social network di Menlo Park può essere lodata per la trasparenze con cui pubblicamente annuncia i suoi cambiamenti, ma certo viene periodicamente accusata da chi, di professione, fa il social media manager perchè è complesso star dietro alle evoluzioni del suo algoritmo, la formula che determina in che misura i liker di una Pagina effettivamente vedano ciò che questa pubblica.
Dopo le recenti evoluzioni, ecco i principali fattori dei tantissimi che vengono considerati.
– il “Time Decay” era nel passato teso ad associare un punteggio decrescente al post man mano che trascorreva tempo dalla sua pubblicazione: questo fattore ha negli anni perso molto peso pur essendo sempre opportuno controllare, da Insights > Post > Quando i tuoi fan sono online i momenti più utili in cui postare. Di recente si è inoltre rilassata la regola che impedida, accedendo alla Bacheca, di vedere un solo aggiornamento per Pagina.
– l'”Affinity”, il più evidente dei fattori dell’algoritmo, è teso a valorizzare all’interno della homepage quelle Pagine con cui più frequentemente il liker ha interagito sotto il profilo dei like, dei commenti, delle condivisioni, anche tempo dopo la pubblicazione originale nell misura in cui la conversazione continua ad essere viva (principio dello “Story Bumping”): nel tempo a tale fattore è stato accostato l’elemento del “Last Actor” che tende a privilegiare gli aggiornamenti degli ultimi 50 contatti con cui si è avuta una relazione e, dalla scorsa settimana, conta il tempo speso sul post. E’ evidente che Facebook voglia premiare – per proprie logiche pubblicitarie – la condivisione di video dalla propria piattaforma nativa.
– l'”Edge Weight” mirava nel passato a compensare il rapporto meramente “uno a uno” dell’Affinity per visualizzare anche nelle bacheche dei liker che avevano presentato minor interazione con la Pagina quei post che, presso il resto dei fan, avevano prodotto un buon consenso: tale fattore è stato la scorsa primavera enormemente ridotto di pari passo ad una continua riduzione della visibilità organica delle Pagine rispetto ai post degli amici.
A tutti questi fattori va aggiunta l’attribuzione di un “quality score” per ciascuna Pagina sulla base della qualità dei contenuti che posta, dell’esclusività della sorgente a cui attinge, della velocità di risposta alle domande e del tasso di feedack negativi (ad esempio gli “unlike”) che riceve.
Strumenti utili per analizzare la propria performance sono, oltre a Facebook Insights, Fanpagekarma, Likalyzer e Agorapulse Barometer. Il nuovo Facebook punta pertanto a sollecitare le aziende e le organizzazioni a creare contenuti che sappiano invitare le persone a spendere tempo sulla piattaforma: per questo occorre aver chiaro che la relazione con gli utenti è sempre più l’obiettivo che occorre ragionevolmente porsi sul social network.