#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Il 30 marzo a Milano, dalle ore 18 alle ore 20 alla Palazzina Liberty, partirà “Over meet Under” un progetto di incontro e di confronto fra giovani imprenditori e professionisti over 50. La serata è stata patrocinata, fra gli altri dall’Assessorato allo Sviluppo Economico.
Ne abbiamo parlato con Cristina Tajani, assessore alle politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Universita e Ricerca al Comune di Milano.
Andrea Boscaro. Assessore Tajani, il suo assessorato è molto attento ai temi delle start-up e dell’innovazione di impresa. Quali sono le iniziative su cui state lavorando con maggiore attenzione in questo periodo?
Cristina Tajani. Il 16 marzo si è appena chiuso il nuovo bando Fabriq che consentirà a 7 start up italiane e straniere un percorso di incubazione di 9 mesi e 20.000 euro di premio, e il fatto che le domande pervenute siano quasi il doppio della precedente edizione, quasi un centinaio a fronte di 45, è un ottimo segnale. Scadono invece il 18 maggio due avvisi pubblici: quello riguardante alcune misure in favore del co-working (l’erogazione di incentivi economici a favore di co-worker e di soggetti fornitori di servizi di co-working ) e quello sui fab lab (per la nascita o il potenziamento di Makerspace/FabLab nel Comune di Milano) mentre fino a fine anno è aperto il bando per l’inserimento nell’elenco qualificato di soggetti fornitori di servizi di coworking nella Città di Milano e in quello di Makerspace e FabLab. È ancora aperto l’avviso pubblico sulla sharing economy che consentirà la costituzione di una rete di attori locali interessati a collaborare con il Comune di Milano per promuovere iniziative nell’ambito della sharing economy massimizzandone gli impatti positivi in termini d’ innovazione e inclusione. Infine siamo felici di aver istituito il premio “Innovazione e Inclusione a Milano, 30 e lode”, un riconoscimento a esperienze, idee e contributi che, attraverso la realizzazione di pratiche, prodotti, servizi, processi, si stiano particolarmente distinguendo nell’ambito dell’ innovazione sociale, economica, tecnologica, scientifica e culturale attraverso percorsi partecipativi e inclusivi.
Andrea Boscaro. Milano è una delle città dove il fenomeno delle start-up tecnologiche è più sviluppato, anche grazie al supporto in termini di spazi di lavoro condivisi promossi dal Comune. Quali sono le leve su cui avete lavorato e cosa prevedete di fare nei prossimi mesi?
Cristina Tajani. In termini di spazi di lavoro condiviso e di manifattura digitale possiamo dire che in questi anni molto è stato fatto a partire da una mappatura degli spazi di lavoro condiviso che ha dato come esito la presenza di un centinaio di co-working in città, in seguito alla quale è stato istituito un albo di accreditamento di quegli spazi che soddisfacessero alcuni criteri ritenuti da noi fondamentali: penso per esempio all’accessibilità, alla banda larga, alla volontà di organizzare momenti di riflessione e di dibattito sul tema del lavoro condiviso ma anche altri. Un nuovo bando per un ulteriore accreditamento è aperto fino a fine anno e anche in vista di EXPO stiamo sostenendo quei co-working e quelle iniziative che consentiranno l’apertura delle proprie strutture anche ai “lavoratori agili” o smart worker che potranno lavorare in maniera più utile e agevole utilizzando questi spazi d’accordo con le proprie aziende, per alcuni giorni al mese. Anche per quanto riguarda la manifattura digitale abbiamo creato un albo in cui sono stati accreditati gli spazi in cui è possibile avvicinarsi a questo tipo di produzione, seguire dei corsi di formazione ma anche, come nel caso dei co-working, poter accedere a delle risorse economiche per poter usufruire di questi spazi e delle attrezzature presenti.
Andrea Boscaro. I riflettori sono puntati sul mondo delle start-up tecnologiche e create da ragazzi e ragazze giovani. Si può dare l’avvio a una start-up anche quando si sono superati i 50 anni?
Cristina Tajani. Sì, culturalmente è ormai superata la fase in cui una start-up veniva identificata come tale solo se altamente tecnologica e ideata da giovani o giovanissimi, il nostro paese e la nostra città in particolare, con le 470 start up avviate solamente nel 2014, ha dimostrato come si può fare buona impresa ed economia “sana” a partire da una buona idea che sappia realizzare prodotti innovativi intercettando bisogni emergenti, o prodotti più tradizionali ma in aree, come quelle periferiche, tradizionalmente considerate di serie B. Quartieri che in questi anni hanno dimostrato invece di essere fertili per progetti ambiziosi, come ad esempio quello del nostro incubatore Fabriq, ma anche per tutte quelle start up nate grazie ai nostri bandi rivolti proprio alle aree periferiche come “tira su la clair” e “tra il dire e il fare”.
Andrea Boscaro. Dove vede una possibile sinergia fra Under30 e Over50? Pensa sia utile che vi sia uno spazio digitale sia uno spazio fisico d’incontro, di confronto e di formazione per queste due generazioni?
Cristina Tajani. Ribalterei il concetto: non vedo frizioni tra under 30 e over 50 quando queste generazioni si impegnano a realizzare un futuro in cui la risposta a questa crisi economica sia quella solidale dell’economia della condivisione, di un uso più sostenibile e intelligente delle risorse, di un modo di consumare che premi l’economia ma non a discapito dell’ambiente e dei diritti delle persone (non scordiamo poi i 40enni, nati negli anni 70 in un limbo generazionalmente e storicamente nodale perché a cavallo tra visioni di società molto diverse tra il comunitarismo degli anni ’60 e l’individualismo degli anno ‘80). Le frizioni le individuo tra chi crede in questo modello e chi invece si ostina a pensare che dalla crisi si esce stando da soli, isolati, e cercando soluzioni ormai sorpassate. Certo sono necessarie occasioni di confronto continue, sui diversi modelli di sviluppo, come quella che presenterete alla Palazzina Liberty il 30 marzo.
Andrea Boscaro. Il 30 marzo alla Palazzina Liberty, introdurrà una serata pensata per far incontrare Under30 e Over50. Perché ha deciso di concedere il patrocinio a questa serata e qual è il suo auspicio?
Cristina Tajani. Il mio auspicio, nonché la ratio della concessione del patrocinio, è proprio quello che generazioni distanti si trovino a dialogare in maniera proficua sui temi dello sviluppo economico e della sostenibilità, su una visione innovativa (tradizionalmente più tipica dei giovani) e al tempo stesso inclusiva (che rimanda a una visione di società solidale). A Milano ci lavoriamo da anni e questa amministrazione ci ha messo la faccia, speriamo che la stessa cosa avvenga durante la serata e che l’occasione sia propizia per creare reti in grado di far nascere nuove imprese e nuove idee in città, grazie all’energia degli Under 30 e all’esperienza, preziosa, degli Over 50.