#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.
Il Report di Edelman “Trust Barometer” fotografa la situazione in modo implacabile: i media digitali hanno superato nel 2015 i media tradizionali quanto a fiducia che i lettori sono disposti a tributare nell’individuare nuove notizie ed informazioni, in particolare nell’ambito delle informazioni di carattere professionale.
Questa situazione da un lato deve far riflettere sul discredito in cui spesso sono caduti i media tradizionali e dall’altro sulla superficialità con cui vengono dai più trattate le piattaforme digitali, oggetto dell’applicazione di algoritmi opachi e logiche di business altrettanto ferree.
In parallelo ad una costante “educazione” all’uso dei media digitali e della conoscenza del loro funzionamento, è però opportuno lavorare – da parte di editori ed aziende – non solo per produrre contenuto di qualità, ma anche per distribuirlo nel modo corretto all’interno di mondi che non solo hanno una propria logica tecnica, ma favoriscono una fruizione dei contenuti specifica, tanto dal punto di vista del linguaggio che del formato adottato.
Distribuire un contenuto sulle piattaforme digitali significa pertanto individuare quell’equilibrio attraverso il quale viene massimizzato nel lungo periodo, e non su base puntuale, l’insieme di obiettivi che l’azienda si pone.
Non ha senso pertanto chiedersi quanti debbano essere i post da pubblicare giornalmente su Facebook. Al netto della distribuzione oraria dei liker di una Pagina sul social network che ci dà indicazioni sul momento giusto in cui postare, è più opportuno puntare ad elevare l’Edgerank della Pagina dosando sapientemente la pubblicazione di post che mirino a riscuotere successo senza linkare al sito per poi ottenere il massimo riscontro per quei post in cui l’obiettivo è esattamente questo.
La conoscenza dei fattori dell’algoritmo è essenziale per chi deve scrivere per questa piattaforma ed un buon tool che sinteticamente restituisce l’andamento della visibilità organica è Agorapulse Barometer.
Di converso non ha senso ripostare lo stesso contenuto pensato per Facebook sugli altri social media: ciascuno ha logiche diverse e valgono fattori e pesi diverse per attribuire rilevanza ad un post. Il ruolo di keyword ed hashtag ha limitata portata su Facebook, ne ha molta su Twitter e su Pinterest, moltissima su Instagram.
Di tutto questo – e delle recenti evoluzioni degli algoritmi – parleremo sabato al Webmarketing Festival di Rimini