#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
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Come ampiamente anticipato da Google e dagli stessi siti che si occupano di indicizzazione sui motori di ricerca, il 21 aprile è andata online la revisione dell’algoritmo di Mountain View tesa a premiare i siti ottimizzati per smartphone e penalizzare coloro che non si sono attrezzati per tempo.
E dire che Google lo aveva non solo annunciato chiaramente da tempo, ma ormai da mesi aveva premesso, nei risultati di ricerca, la dicitura “mobile-friendly”, una avvertenza nei confronti degli utenti, ma anche un avvertimento anche nei confronti dei gestori dei siti. A questo motivo chi ancora non si è attrezzato per ottimizzare il proprio sito, dovrà farlo con una tecnologia responsive, la più adatta anche agli occhi del motore di ricerca.
Google fornisce diversi strumenti per poter verificare l’adeguatezza di un sito per una navigazione da cellulare come il “Test di compatibilità ed offre Google Speed Tester un potente strumento che suggerisce per ciascuna pagina i miglioramenti da apportarsi sia nei riguardi dell’esperienza dell’utente che della velocità di caricamento dei diversi elementi. Tali suggerimenti sono poi presenti anche in Google Analytics all’interno del pannello Comportamento.
Sempre attraverso Google Analytics, ma del pannello Pubblico > Mobile è possibile osservare il diverso comportamento che gli utenti esprimono nei confronti del sito a seconda che lo navighino da desktop, da mobile e da tablet – e in questo senso bene fa Google a distinguere tablet da mobile non solo per una diversa visualizzazione, ma anche perché i bisogni e, per certi aspetti, i momenti della giornata in cui le persone utilizzano tablet e smartphone sono ben diversi. Google Analytics attraverso questo pannello di controllo ci permette pertanto di evidenziare criticità dal punto di vista non tanto degli accessi quanto dal punto di vista della frequenza di rimbalzo e del tasso di conversione che sappiamo essere due misure sintetiche particolarmente utili nel determinare l’adeguatezza di un sito a conseguire gli scopi che il suo gestore si era dato.
Non tutti però considerano che Google Analytics si limita a registrare ciò che è avvenuto una volta che l’utente è acceduto al sito: sono altri gli strumenti atti a capire se il nostro sito da mobile è stato capace di intercettare le persone che esprimevano delle domande sotto forma di ricerche condotte dal proprio telefono cellulare. Google Webmaster Tools nell’area Traffico di ricerca > Query di ricerca ci permette di inserire un filtro “da cellulare” per poter verificare, a fronte di ricerche condotte da smartphone, in che misura il nostro sito è capace di essere trovato, in quale posizione dei risultati di ricerca mediamente si è posizionato e quindi qual è il tasso di click through.
Insieme a Google AdWords con lo Strumento di pianificazione delle parole chiave, Google Webmaster Tools è dunque un potente strumento per capire qual è lo scarto che intercorre tra coloro che potenzialmente possono rappresentare dei clienti e quelli che effettivamente siamo stati in grado di condurre a scoprire la nostra attività. La diffusione dell’uso degli smartphone, in particolare per le ricerche locali, ci indica infine quanto questo ragionamento sia determinante.