La settimana scorsa mi hanno clonato il profilo Facebook. Qualcuno – e preferisco non sapere chi si cela dietro queste pratiche – ha preso la mia foto, qualche informazione sul mio conto – la mia città di nascita, la mia passione per la montagna – e ha creato un profilo falso con il quale chiedere l’amicizia ai miei contatti per chiedere loro il numero di cellulare.
Perchè l’hanno fatto? Leggendo qua e là, le ragioni sono due:
- chiedere a mio nome denaro e sostegno ai miei contatti;
- invitarli a cliccare su link di siti di phishing;
- assumere maggiori informazioni sul mio conto.
Per fortuna ho avuto la possibilità di leggere subito i tanti messaggi di amici che mi hanno avvisato che avevano ricevuto una richiesta di amicizia da parte mia: li ringrazio e ringrazio che, vista la mia rete di contatti, siano “power user” di Facebook. Immagino non sia altrettanto immediato ricevere questi feedback per persone con amici meno addentro dei miei al mondo social.
In pochi minuti ho:
- postato un messaggio pubblico in cui avvertivo della vicenda ricevendo in cambio simpatici scherni sulla mia notorietà;
- annotato chi aveva già accettato la richiesta di contatto del mio clone per invitarli a cancellarla e ringraziandoli per la testimonianza di “doppia amicizia”;
- segnalato il profilo a Facebook che nel giro di un quarto d’ora lo ha bloccato.
Ahimè tutto è stato così celere perché in quel momento non stavo tenendo un corso di formazione ed ho quindi potuto gestire tutti i processi. Mi ha in ogni caso colpito l’efficienza del feedback di Facebook.
Ah, per chi tra i lettori ricevesse una richiesta da parte di mia di invio di derrate alimentari regionali tipiche, non si faccia scoraggiare da questo articolo e recapiti pure tutto presso la redazione di Key4biz.