La scorsa settimana abbiamo trattato i fattori che incidono sulla Buy Box ovvero sull’area che Amazon dedica alla scheda prodotto e alla “prima scelta” lasciando ad uno spazio davvero ridotto l’indicazione degli altri merchant che propongono lo stesso bene: ecco perché è rilevante conoscere le sfaccettature di questo algoritmo per poterne cavalcare le caratteristiche.
Anche per la difficoltà di apparire nella Buy Box è corretto valutare di vendere su eBay, una piattaforma se vogliano maggiormente “merchant-focused” anziché “consumer-focused” grazie alle tante funzionalità di editing che offre allo store per non parlare della newsletter che consente di inviare agli utenti che decidano di rimanere in contatto con il venditore: del resto, l’invito che Amazon fa ad abbassare il prezzo è pressante e spesso cogente e pressoché nulle sono le informazioni lasciate al merchant dell’acquirente con cui non resta che comunicare attraverso il packaging.
Al netto di queste due importanti differenze, entrambi i marketplace si concentrano sulla reputazione del merchant in virtù delle tante aree dedicate ai feedback, alle recensioni, ai rating, alle domande ed alle risposte elevando in egual misura l’attenzione che deve essere dedicata all’organizzazione di un vero e proprio customer care riservato ai clienti
che acquistano in tali ambienti.
Più posizionato, anche per ragioni storiche, su prodotti usati e di nicchia eBay mentre Amazon è da privilegiarsi per prodotti best-seller e nuovi, i due player si differenziano anche per le interfacce dedicate al caricamento dei prodotti: quella di Amazon è più semplice, ma più rigida nel guidare le scelte, quella di eBay invece è meno intuitiva, ma, di converso, più flessibile. In ogni caso, per database ampi, è utile avvalersi di partner che offrono soluzioni di efficienza maggiore.
Con un canone mensile e con tariffe mediamente più basse e con tempi di accredito decisamente più rapidi, eBay non è poi un “concorrente”: Amazon infatti è sia infrastruttura che merchant e gioca quindi un doppio ruolo che, laddove possibile, deve essere da parte delle imprese utilizzato valutando la vendita non “su” Amazon, ma “ad” Amazon.
Anche per i merchant che decidano di avvalersi del marketplace, vi è però la possibilità di avvalersi di FBA (“Fullfilled by Amazon”), la soluzione logistica che può consentire di essere inclusi nel paniere di prodotti di Amazon Prime e aumentare significativamente le proprie vendite.
Affidarsi ad FBA, significa poi non solo che i prodotti potranno essere inseriti nel paniere fra quelli disponibili per le spedizioni senza spese, ma avranno un vantaggio ai fini della conquista della Buy Box e i consumatori saranno avvisati direttamente nel listing che il prodotto è spedito da Amazon.
E’ possibile affidarsi ad Amazon FBA anche per ordini provenienti da altri canali (Multi-channel Fullfillment) e così lasciare al gigante di Seattle anche il customer care e la gestione dei resi dovendo di converso pagare per lo storage e l’handling delle spedizioni.
Scegliere Amazon o scegliere eBay è, anche solo per nuovi mercati, in ogni caso un buon modo per testare il canale e-commerce e quindi valutare lo sviluppo di un’iniziativa proprietaria.