In questa rubrica abbiamo spesso affrontato – ci auguriamo nel modo più divulgativo possibile – il tema della web analytics sia per aspetti di base (il significato delle più importanti metriche) sia per elementi avanzati come i modelli di attribuzione.
Oggi trattiamo una funzionalità “nascosta” di Google Analytics, nondimeno importante e spesso molto utile per individuare una criticità e evidenziare un’opportunità di miglioramento.
Ogni Rapporto di Google Analytics (con poche eccezioni) è dato da matrici formate da dimensioni (righe) e metriche (colonne): le dimensioni cambiano ad ogni Rapporto, mentre le metriche sono generalmente le stesse eccetto Rapporti molto specifici come quelli dell’eCommerce.
In alcuni casi però, l’utilizzo della Dimensione Secondaria, lungi dall’essere un tecnicismo superfluo è molto utile: basta scorrere il menù a tendina nella parte superiore di ogni matrice.
Tale funzione è particolarmente interessante per valutare la redemption di una pagina Web con il percorso Comportamento> Tutto il traffico> Tutte le pagine ed isolando successivamente una pagina Web specifica: a quel punto la Dimensione Secondaria serve per differenziarne la performance in base, ad esempio, ai canali di traffico che vi hanno portato gli utenti:
- se in tutti i casi, tale pagina produce alti tassi di rimbalzo e bassi tassi di conversazione, il suo contenuto è decisamente da rivedere;
- se in tutti i casi, la pagina ha bassi tassi di conversione, ma bassi tassi di rimbalzo, è la user experience a non essere efficace, ma il contenuto è evidentemente stato reputato interessante;
- se solo alcuni canali di traffico generano alti tassi di rimbalzo, allora sono tali campagne di marketing a dover essere ritenute responsabili.