Se, come abbiamo visto la settimana precedente, il mondo della scuola è destinato a cambiare profondamente in virtù delle modifiche che stanno avendo luogo nel modo con cui comunichiamo, reperiamo informazioni e ci formiano, è certo che non solo il sistema scolastico è tenuto ad affrontare le sfide del cambiamento, ma anche i protagonisti di tale mondo, dalle famiglie agli insegnanti, dagli studenti agli editori, sono chiamati a cogliere le opportunità e gestire le criticità legate alla pervasività con la quale il digitale è entrato nelle nostre vite.
I fenomeni del cyberbullismo e della gestione della propria identità digitale richiedono infatti sensibilità e preparazione da parte di tutti e molte abitudini richiederanno atteggiamenti nuovi, improntati ad uno spirito di innovazione che sappia tenere insieme tutti senza escludere nessuno, guardando alla tecnologia come un fattore che non è né positivo né negativo in sé, ma certamente non è neppure neutrale perché cambia le regole del gioco.
In questo gioco, i grandi player digitali stanno rivestendo un ruolo sempre più rilevante perché mettono in atto strategie di intervento sia sul fronte dei testi scolastici che delle forme con le quali la didattica è affrontata e gestita sul piano operativo ed amministrativo.
Se infatti vediamo in Amazon il soggetto che nel nostro Paese è più intervenuto finora con un’offerta vastissima di libri di testo al 15% di sconto e con la consegna gratuita, è anche vero che sia Google che Apple incidono pesantemente nel sistema con la fornitura alle scuole di strumenti utili per gli insegnanti nel condividere materiali di studio, assegnare i compiti, effettuare le valutazioni ed affrontare una didattica sempre più multimediale ed in linea con i tempi che viviamo.
Suite come Google Apps for Education e Google Classroom, strumenti come Apple iTunes u ed Apple School Manager cominciano infatti a prendere piede nel nostro Paese, abituati come siamo a servircene come utenti privati.
In tutto questo, i grandi editori del nostro Paese come Rizzoli, Mondadori, De Agostini e Pearson stanno man mano sviluppando la loro offerta sia sul piano della multimedialità ed interattività dei testi che sul piano della predisposizione di una esperienza complessiva di studio a disposizione delle classi.
Molte novità, quindi, ma solo un corpo docente motivato e preparato potrà rendere questo cambiamento un’occasione di vero valore e non solo la foglia di fico di un’innovazione che rischia di scontrarsi con la realtà oggettiva delle nostre scuole.