La piattaforma per l’acquisto e la pianificazione degli spazi pubblicitari su Facebook, per chi non se ne fosse accorto, ha fatto passi da gigante e comincia ad assomigliare per complessità – e, in qualche misura, anche per difficoltà di gestione – a Google Adwords.
Il pannello più semplice per sviluppare attività pubblicitarie su Facebook è quello linkato dal social network e disponibile a questo link [https://www.facebook.com/ads/manager/creation/creation] ed anche qui molteplici sono state le novità:
– se, dalle Impostazioni della campagna, si è sincronizzato l’account con quello di Instagram, è possibile da qui pianificare post sponsorizzati anche sul grande social network visuale di Menlo Park;
– la pianificazione locale ha assunto un valore iper-locale consentendo di lavorare persino su indirizzi e codici di avviamento postale specifici ed è possibile targetizzare per luogo sia indicando chi vi risiede sia chi vi si sta dirigendo o vi è in viaggio;
– il targeting degli utenti della campagna pubblicitaria ha affinato il “mirino” per interessi, per connessioni, per comportamenti e per dispositivi. Molto interessante la pianificazione per interessi legati a marche e brand.
Da accostare a questo pannello vi è però Audience Insight [https://www.facebook.com/ads/audience_insights], un’interessante interfaccia con la quale non solo calcolare la portata del target su cui sviluppare una campagna pubblicitaria, ma anche osservare le caratteristiche di questo target: informazioni sulle sue caratteristiche demografiche e professionali, di interessi e di altre Pagine seguite, tutti spunti utili per la creazione di un piano editoriale.
L’ultimo tool da conoscere è il Power Editor [https://www.facebook.com/ads/manage/powereditor] grazie al quale è possibile condurre molte attività:
– pianificare campagne pubblicitarie in retargeting su un “Pubblico Personalizzato” per pagine del sito già viste (escludendone altre, indicato per targetizzare utenti che non hanno terminato un processo di registrazione e di acquisto) o su utenti iscritti ad una mailing list proprietaria;
– programmare post editoriali;
– creare campagne il cui output saranno form precompilati con dati che l’utente ha già condiviso con Facebook;
– configurare pixel da caricarsi sul sito (anche attraverso Google Tag Manager) per poter osservare e ottimizzare le conversioni.
Tre strumenti sempre più da conoscere per procedere passo passo con l’estensione e l’approfondimento dell’attività pubblicitaria su Facebook.