Nel corso degli ultimi dieci giorni Facebook ha annunciato, in più riprese, un cambiamento rilevante del proprio algoritmo, la formula utilizzata dal social network per decidere quali aggiornamenti verrebbero erogati – non necessariamente letti – da quali utenti, tra cui:
– aggiornamenti personali e pubblici degli amici;
– post dei gruppi;
– post pubblicati dalle Pagine;
– post sponsorizzati.
L’esistenza di tale algoritmo influenza pertanto direttamente il numero di follower delle Pagine aziendali che riceveranno nei loro news feed i post della Pagina e quindi costituiranno la “portata organica” della Pagina. Ovviamente i post possono essere condivisi e produrre una visibilità chiamata “viral reach”.
I cambiamenti appena comunicati aumenteranno la possibilità che gli utenti ricevano i post degli amici e diminuiranno la visibilità dei post delle Pagine: dal punto di vista aziendale, ciò renderà necessario allocare un budget per i social media, cosa che per le aziende più grandi era già pressoché obbligatorio.
Per quanto riguarda i contenuti, i post meno capaci di produrre commenti, anche se genereranno reazioni, e i video preregistrati riceveranno meno visibilità, mentre i post e i video che sapranno creare conversazioni e i video in diretta riceveranno ne di più. Questo varrà tanto più se le Pagine saranno di qualità perché territorialmente vicini o perché nel tempo inclini a pubblicare contenuti veritieri ed apprezzati.
Che fare, dunque, se si ha una Pagina e se si intende affrontare per tempo il cambiamento indicato da Facebook? Ad oggi si possono immaginare alcune strade:
- approfondire tutte le competenze, relative a Facebook ed al sito, atte a spendere in modo efficiente il budget allocato a Facebook;
- ripensare la presenza su Facebook mettendo maggiormente al centro il suo ruolo di canale di customer care;
- far scoprire e suggerire ai propri follower la funzionalità “See first” che istruirà l’algoritmo a pubblicare i contenuti nel newsfeed;
- ripensare il tono di voce dei post in modo da renderli “conversazionali” e adeguate obiettivi e competenze di chi gestisce la Pagina;
- dedicare molta più attenzione – strategica e operativa – ai Gruppi che oggi possono essere creati all’interno delle Pagine e offrono funzionalità e statistiche flessibili e avanzate;
- mettere ancor più in evidenza all’interno del sito il pulsante “Condividi” accanto ai contenuti prestando attenzione a non farlo dai post su Facebook: l’ “engagement baiting” è oggi infatti oggetto di penalizzazione;
- predisporre contenuti di carattere “shareable” (infografiche, mappe interattive, …) che, in quanto tali, si prestino a tale compito;
- sviluppare un piano per la creazione di chatbot e notifiche automatizzate;
- cominciare a prestare maggiore attenzione tecnica ed analitica al traffico prodotto da Facebook Messenger;
- immaginare un piano editoriale declinato in video live e ripensarli in chiave di confronto con gli utenti per renderli interattivi.
Monitoreremo nel prossimo futuro l’evoluzione di questo cambiamento e condivideremo esperienze e risultati: fatelo anche voi perché tutto cambierà.