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Vorticidigitali. Come studieremo nel futuro?

L’evoluzione della tecnologia ha radicalmente cambiato il modo con il quale ci informiamo e gioco forza il modo con cui ci formiamo sia all’interno del percorso scolastico che, successivamente, in un approccio alla formazione continua giorno dopo giorno più necessaria a seguito dell’accelerazione con cui il cambiamento erode competenze, mansioni e posti di lavoro.

Per questo motivo è importante osservare alla tecnologia dal punto di vista delle soft skills che sarà necessario trasmettere agli studenti di domani a seguito di un contesto mutato, di nuove opportunità disponibili e di nuovi rischi che potranno essere corsi. Eccone alcune:

In quest’ottica, è lecito – ed auspicabile – attenderci che cambieranno i luoghi della didattica e le classi scolastiche dovranno migliorare per risultare più confortevoli, più connesse, più flessibili rispetto alla metodologia che verrà di volta in volta adottata, più  capaci di facilitare il lavoro di gruppo, meno organizzate attorno alla distinzione fra docente e discenti, più capaci di favorire la personalizzazione dell’apprendimento anziché la realizzazione di un programma grazie a tecniche automatizzate di correzione e valutazione delle verifiche di apprendimento.

Se poi le classi saranno – e in che misura – “paperless” e più atte ed ospitare la metodologia delle “flipped classrooms” che vedranno nella lezione workshop a valle della visione e della lettura di contributi digitali (da conoscere Camtasia come tool di screencasting e Edmodo come ambiente per la creazione di lezioni capovolte), questo dipenderà anche dalla evoluzione del sistema scolastico e delle risorse che il sistema avrà a disposizione.

Domani 29 giugno il sito Key4biz non sarà aggiornato. Le pubblicazioni riprenderanno regolarmente il 30 giugno.

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