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Vorticidigitali. App, boom di download nel 2017

Uno dei dati più interessati che mi è capitato di leggere recentemente è la crescita di download di app nel 2017 rispetto al 2016 secondo i due principali market AppStore e Google Play, in controtendenza rispetto alla precedenti evidenze.

La diffusione degli smartphone da un lato e la tendenza da parte delle grandi piattaforme digitali dall’altro di frammentare i propri servizi mobile in app specifiche – pensiamo a Facebook Messenger senza contare le tante app di Google – spiegano in buona misura questa evoluzione e offrono nuovi spunti strategici alle aziende che pur debbono ancora scontare investimenti fatti nel passato su questo formato di comunicazione.

Se, limitandoci al nostro mercato, il 65% degli utenti del giorno medio sono mobile-only (79% nella fascia d’età 18-24 anni) e quindi le aziende hanno la necessità di sviluppare strategie mobile-first (siti responsive o mobile), le app possono essere ripensate come strumento di lead generation a patto che sia evidente il valore aggiunto offerto al navigatore: l’assicurazione Groupama offre gratuitamente la app “My Angel” per poter ricordare dove si è parcheggiata l’auto.

In questa prospettiva, è però importante:

L’ASO application search optimization – rappresenta pertanto un’area da cui non si può prescindere se si sviluppa una app cosicché possa essere trovata se assolve ad uno specifico task. Allo stesso modo la predisposizione dei contenuti in essa pubblicati che favorisca la loro indicizzazione nei motori di ricerca (app indexing) è una nuova opportunità di riattivazione presso gli utenti che l’hanno scaricata.

Se il mercato ha nel passato commesso errori di posizionamento nello sviluppare app per conto delle aziende, questa rinnovata attenzione deve produrre maggior cautela e più solido valore.

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