#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
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C’è chi pensa che le newsletter siamo ormai ‘morte’ sostituite dai social media come modo per le imprese di rimanere in contatto con gli utenti interessati ai loro aggiornamenti ed alle loro offerte e tale opinione potrebbe anche essere corretta se escludessimo da questo ragionamento soggetti come i siti di vendite private che invece, agendo su un modello di eCommerce emozionale e facendo leva sull’acquisto di impulso, traggono dalle newsletter una fonte importante dei loro ricavi e curano con attenzione maniacale la pulizia dei loro database e l’efficienza delle loro attività di e-mail marketing.
Se, in ogni caso, le newsletter sono morte, lunga vita però hanno ancora le mail nella loro versione non massiva, ma “individuale” ed automatica.
Le mail “transazionali” – il recupero password o l’invio di una fattura, per esempio, sono infatti sempre lette e più utilizzate come ambiente di comunicazione e relazione con l’utente e stanno prendendo piede le mail “triggered” che vengono spedite all’avverarsi di particolari condizioni: le mail inviate in caso di una registrazione o di un carrello abbandonati, gli invii con il pdf della scheda prodotto a seguito di una permanenza sulla pagina superiore a un certo tempo fino ai suggerimenti di informazioni simili in relazione ad un certo comportamento sul sito fanno sempre più parte delle strategie di “marketing automation” intraprese dalle aziende online.
La marketing automation consente sempre più infatti di passare dalla fase di Lead generation – condotta grazie ai social media ed al web marketing – alle progressive fasi di lead nurturing anche grazie al collegamento possibile fra gli ambienti esterni al sito, il sito e il CRM aziendale.
L’uso di applicazioni come Facebook Connect e di API come quelle offerte da Google Analytics (unendola al parametro User-ID di Universal Analytics) aiutano le aziende a collegare il marketing digitale – e il retargeting che ne è sempre più il protagonista – al CRM in modalità sia di analisi sia di successivo upselling e cross-selling online e in modalità fisica (riconoscimento del cliente in-store, call-back, …).
Sentiremo sempre più parlare di “marketing automation” e forse quest’ambito colmerà il gap che ancora esiste fra aziende business to business e aziende business to consumer nel loro usare con profitto la Rete e le sue tecnologie.