Continuiamo i contributi pubblicati nel corso delle ultime settimane per approfondire il tema dell’usabilità in riferimento al mondo del commercio elettronico, un mondo che proprio in questi giorni è particolarmente indaffarato per prepararsi alle vendite natalizie.
L’usabilità di un sito di commercio elettronico deve essere affrontata a più livelli per poter non perdere l’occasione di trasformare un utente in un cliente soprattutto a seguito di investimenti che abbiano spinto l’utente a scoprire il sito.
Il primo aspetto è legato al motore di ricerca interno che deve rendere da un lato trovabili i prodotti a dispetto della modalità a volte erronea con cui questi vengono cercati e dall’altro deve poter ordinare tali offerte sulla base di criteri di rilevanza e di popolarità di tali prodotti.
Il secondo aspetto si focalizza sulla correlazione tra i prodotti sia rispetto a criteri di carattere semantico (prodotti simili, stessa collezione, …) che di comportamento degli acquirenti: questo consentirà anche una migliore integrazione sui motori di ricerca.
Il terzo livello di osservazione è la predisposizione del sito a consentire l’acquisto anche senza la registrazione o l’iscrizione alla newsletter: vi saranno poi altri momenti, come la thank you page, perché questo possa avvenire con maggior agio per il consumatore.
Il tema dell’usabilità deve poi affrontare la categorizzazione degli articoli e rispettare nelle voci con cui queste vengono chiamate le modalità con cui le persone cercano e non le forme organizzative o tecniche di organizzazione interne dell’azienda fino ad affrontare l’opportunità di inserire degli abstract in ciascuna categoria e tutorial perchè possano essere prese le più consapevoli scelte d’acquisto.
Ultimo aspetto dell’usabilità è poi dato dai canali di customer care che vengono resi disponibili, dalla più comune email ai profili social fino alla chat online.
Anche senza forme avanzate di “proactive browsing” (ad esempio l’invio di schede prodotto in pdf di fronte all’abbandono del sito) o attività di retargeting in caso di carrello abbandonato, le iniziative di usabilità costituiranno il modo migliore per migliorare passo passo, e con l’ausilio dei dati, il tasso di conversione del sito.