Un disegno di legge per regolare le spedizioni spaziali private è pronto ad essere presentato al Consiglio dei ministri. Il provvedimento, soprannominato “legge Musk” in omaggio al pioniere del settore spaziale privato Elon Musk, elaborato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) guidato da Adolfo Urso, è considerato all’avanguardia in Europa.
Si tratta di un passo importante per l’Italia, che vuole giocare un ruolo da protagonista nel settore spaziale privato, in crescita a livello globale. L’obiettivo è quello di attrarre investimenti e creare nuove opportunità di lavoro in un mercato ad alto tasso di innovazione tecnologica. Allo stesso tempo, il governo italiano vuole garantire la sicurezza delle attività spaziali e tutelare gli interessi nazionali. La “legge Musk” è stata accolta con favore da alcune associazioni di categoria, mentre altre hanno espresso dubbi sulla sua efficacia. Il dibattito è destinato a proseguire nelle prossime settimane, in attesa dell’approvazione da parte del Parlamento.
Nella pratica, il disegno vuole gestire il “lancio, rilascio e la gestione in orbita, con il rientro di oggetti spaziali”.
Cosa dice la “legge Musk”
Il testo, secondo quanto riporta Il Messaggero, prevede alcune importanti novità. Ad esempio, l’autorizzazione obbligatoria del Presidente del Consiglio per le attività spaziali condotte da operatori di qualsiasi nazionalità. Così come il divieto di autorizzazione per gli operatori spaziali commerciali che intrattengono rapporti con Stati autoritari come Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. Non è un dettaglio il lato sanzionatorio della norma, con multe fino a 50 milioni di euro per chi provoca danni in orbita e l’attenzione alla sostenibilità, con studi fattuali sulle materie utilizzate e il rischio di incidenti informatici. Arriva anche l’istituzione di un fondo “Space economy” con una dotazione di 295 milioni di euro da qui al 2026 per promuovere la commercializzazione dello Spazio.
La “legge Musk” rappresenta un passo importante per l’Italia nel settore spaziale privato. Resta da vedere se il provvedimento sarà in grado di raggiungere gli obiettivi ambiziosi che si è prefissato.
Settore in crescita
I viaggi privati nello spazio sono una realtà sempre più concreta, grazie all’emergere di diverse aziende aerospaziali private. Tra le più note c’è proprio Elon Musk con la sua SpaceX, che ha già effettuato con successo missioni con equipaggi di privati alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e ha in programma di realizzare viaggi verso la Luna e Marte. Virgin Galactic di Richard Branson, offre voli suborbitali a quote di circa 100 km dalla Terra, offrendo ai passeggeri alcuni minuti di assenza di gravità mentre Blue Origin di Jeff Bezos, propone voli suborbitali simili a quelli di Virgin Galactic, con l’obiettivo di offrire in futuro anche viaggi verso la Luna.
Costi e accessibilità
I viaggi spaziali privati sono decisamente costosi, con prezzi che oscillano tra i 500.000 e i 4 milioni di dollari a persona. In pratica, un’esclusiva per pochi ricchi. Tuttavia, con il progredire della tecnologia e l’aumento della concorrenza nel settore, si prevede che i prezzi diminuiranno nel tempo, rendendo i viaggi spaziali accessibili a un pubblico più ampio.