La scelta di Tim di non invitare Huawei a una gara per la fornitura di apparati per la rete core 5G è di natura commerciale e non politica.
Lo ha detto il presidente di Huawei Italia, Luigi De Vecchis, intervistato da Corriere Economia.
“Rispettiamo la decisione che è di natura commerciale e non politica, riguarda una delle tanti parti delle rete”, ha detto De Vecchis.
“Certo ci dispiace, non è una festa, ma continuiamo a lavorare con Tim, come con Vodafone e con altri”, ha aggiunto.
“L’Italia sta affrontando il tema della sicurezza informatica in modo molto professionale…per tutta Europa sarebbe un grosso danno seguire la guerra americana contro Huawei“, ha concluso De Vecchis.
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Vodafone Uk, Troppi extra costi con l’esclusione di Huawei. Annullare l’asta 5G
Ben diverso il quadro nel Regno Unito, dove il Governo ha escluso Huawei dal novero dei fornitori delle nuove reti 5G. Lì la decisione è stata di carattere geopolitico, ha detto lo stesso presidente de Vecchis, e una delle prime conseguenze pratiche è stata la richiesta da parte di Vodafone Uk di cancellare la prossima gara per le frequenze 5G, a causa degli extra costi per gli operatori connessi con il bando del produttore cinese.
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La proposta di Vodafone quindi è di cancellare tout court la gara e di allocare le frequenze in banda 3.6-3.8 Ghz e 700 Mhz in lotti uguali ai quattro operatori (Vodafone, EE, Three e O2) al prezzo base d’asta.
Nel frattempo, in Gran Bretagna è partito il balletto sull’entità degli extra costi previsti per la sostituzione delle apparecchiature di Huawei entro il 2027. Per Vodafone l’operazione costerà miliardi. Per BT il prezzo da pagare invece sarà accettabile, anche perché ci sono 7 anni per farlo.
Nick Jeffrey, Ceo di Vodafone Uk, ha detto al Financial Times che il ritorno sugli investimenti nel settore Tlc in Uk è fra i più bassi del mondo e il bando di Huawei rimpicciolisce ulteriormente la torta del settore. Per Jeffrey è tempo di pensare a come assicurare gli investimenti necessari agli operatori per le nuove reti.
Già in passato L’Ofcom aveva respinto la proposta di allocare direttamente le frequenze senza gara e probabilmente sarà così anche questa volta.