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Vodafone, trattative avanzate con Swisscom: 8 miliardi per cedere l’Italia a Fastweb

Vodafone parte bene intonata alla Borsa di Londra dove guadagna il 2% dopo l’accordo preliminare sul prezzo raggiunto con Swisscom, l’operatore elvetico che controlla Fastweb. Il gruppo anglosassone, che ha lasciato nei mesi scorsi la Spagna cedendo a Zegona le attività per 5 miliardi di euro, è pronto a dire addio all’Italia con la vendita del 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi di euro in contanti. A Zurigo il gruppo elvetico cede lo 0,47%.

Ora è ufficiale

Dopo settimane di indiscrezioni, stamattina è giunto l’aggiornamento su Vodafone Italia da parte di Vodafone Group, che in una nota prende atto delle recenti speculazioni dei media e “conferma di essere in trattative esclusive con Swisscom per una potenziale vendita di Vodafone Italia a Swisscom, per un corrispettivo in cash”.

“A condizione che sia definito un accordo contrattuale vincolante per la transazione, le parti hanno concordato che Swisscom acquisirebbe Vodafone Italia per un enterprise value di 8 miliardi di euro su base cash e debt free e soggetta ai consueti adeguamenti al momenti della chiusura della transazione. L’entreprise value rappresenta un multiplo di circa 26x sul consensus per l’OpFCF del FY24 e di circa 7,6x sul consensus per l’Adjusted EBITDAaL del FY24[1]”.

“Vodafone ha intrattenuto discussioni con diverse parti per esplorare opzioni di consolidamento del mercato in Italia e ritiene che questa potenziale transazione offra la migliore combinazione di creazione di valore, pagamento anticipato di un corrispettivo in cash e certezza della transazione per gli azionisti di Vodafone.

Non c’è alcuna certezza che venga concordata una transazione. Se necessario, verrà fatto un ulteriore annuncio quando sarà opportuno”, chiude la nota di Vodafone.

Swisscom: ‘Da fusione Vodafone-Fastweb azienda leader convergente’

Dal canto suo, anche Swisscom ha ufficializzato la trattativa in una nota: “Da dieci anni Fastweb è in continua crescita in termini di clienti, ricavi ed EBITDA rettificato e si è affermata come operatore leader nel quarto mercato europeo della banda larga – si legge – La fusione prevista tra Vodafone Italia e Fastweb riunirebbe infrastrutture mobili e fisse di alta qualità, competenze e capacità complementari per creare un’azienda leader convergente. Le maggiori dimensioni, la struttura dei costi più efficiente e il significativo potenziale di sinergia consentirebbero all’entità combinata di liberare valore per tutti gli stakeholder. La transazione sarebbe un passo fondamentale per consentire a Swisscom di realizzare il suo obiettivo strategico di creare valore a lungo termine in Italia e sarebbe pienamente conforme agli obiettivi strategici dati del Consiglio Federale”.

La trattativa sembra quindi in dirittura d’arrivo, dopo che nelle scorse settimane Vodafone aveva rispedito al mittente un’offerta da 8,5 miliardi complessivi (la seconda nel giro di un anno e mezzo) da parte di Iliad.

Leggi anche: Iliad, proposta di fusione con Vodafone in Italia. Offerti 8,5 miliardi

Prosegue l’onda di consolidamento in Europa

Alla fine di gennaio, Iliad aveva dichiarato che Vodafone aveva rifiutato una proposta rivista di fusione delle loro attività italiane in base alla quale Vodafone avrebbe ricevuto 6,6 miliardi di euro in contanti e 2,0 miliardi di euro di prestiti dagli azionisti.

Queste trattative segnalano un crescente desiderio di fusioni e acquisizioni tra le società di telecomunicazioni europee, dopo che Orange e MasMovil la scorsa settimana hanno ricevuto l’autorizzazione condizionata dalle autorità antitrust dell’Unione Europea per la loro fusione da 18,6 miliardi di euro in Spagna. E ancora Iliad, all’inizio di questa settimana ha annunciato l’acquiszione di una partecipazione del 19,8% nella società di telecomunicazioni svedese Tele2 dalla società di investimento Kinnevik.

Per Vodafone, una potenziale vendita rappresenterebbe la continuazione di uno sforzo durato anni per razionalizzare il proprio portafoglio. L’anno scorso, la società ha concluso un accordo per vendere le sue attività spagnole a Zegona Communications per 5 miliardi di euro.

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