Vodafone ha siglato un accordo nel Regno Unito con l’operatore di rete CityFibre per portare la banda ultralarga in 5 milioni di case entro il 2025, pari al 20% del mercato. La mossa di Vodafone è una sfida aperta a Openreach, la società della rete di BT, player dominante nel mercato della banda larga nel paese.
Nel quadro dell’accordo, CityFibre sarà proprietaria e gestirà operativamente la rete mentre Vodafone avrà i diritti di uso esclusivi per un periodo di tempo non precisato.
La prima parte della rete, annunciano le aziende, sarà pronta entro il 2021, l’obiettivo è raggiungere un milione di edifici in Fttp (Fiber to the premise). La prima fase riguarderà 12 città dove CityFibre è già attiva con servizi Fttp, mentre la seconda parte toccherà 42 città dove già detiene una rete metropolitana.
Vodafone ha già siglato in Germania un accordo analogo con l’operatore tedesco Deutsche Glasfaser.
Da tempo Vodafone e gli altri player sul mercato del broadband lamentano il fatto che Openreach favorisca i servizi di BT a scapito dei concorrenti, costretti ad acquistare capacità all’ingrosso dall’ex monopolista.
Peraltro BT ha tentato a più riprese di convincere Vodafone e gli altri clienti wholesale di Openreach a contribuire all’investimento per la sua rete in fibra.
Ma oggi Vodafone ha saltato il fosso, siglando un accordo con CityFibre, un accordo che nei piani della compagnia le consentirà di accedere ad un prodotto superiore a prezzi e condizioni più contenute rispetto ai prezzi regolati per l’accesso wholesale alla rete di Openreach.
Per copertura in fibra, “Il Regno Unito è molto più indietro rispetto al resto del mondo, ingabbiato dalla scarsa offerta di reti proprietarie. Per questo vogliamo lavorare con CityFibre per costruire la rete Gigabit in fibra di cui il Regno Unito ha bisogno e che merita”, ha detto il Ceo di Vodafone UK Nick Jeffery, che peraltro non esclude l’ingresso di altri partner nell’accordo con CityFibre.
BT è da tempo sotto pressione da parte del Governo di Londra per accelerare il ritmo di roll-out della sua rete in fibra.
L’accordo di Vodafone con CityFibre rischia quindi di costare caro a BT, che potrebbe vedere diversi clienti wholesale passare al nuovo concorrente.