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Vodafone, prima videochiamata spaziale su smartphone 4G e 5G con satelliti BlueBird. Non c’è solo Starlink

Videochiamare con il satellite, basta un semplice smartphone

Connettere tutti, indipendentemente da dove si trovano. È questo il messaggio che ha lanciato il Gruppo Vodafone annunciando la prima videochiamata spaziale tramite normali smartphone 4G-5G agganciati da satelliti BlueBird di AST SpaceMobile.

La nostra rete 5G in Europa sarà ora potenziata da tecnologia satellitare avanzata, offrendo connessione mobile a chi prima non ne aveva. Ciò contribuirà anche a colmare il digital divide, soprattutto nelle aree meno servite dalla rete, supportando le persone in ogni angolo del nostro continente, che potranno così rimanere in contatto con i propri famigliari e amici, ma anche accedere ai servizi di telelavoro, oltre che offrire connettività in caso di emergenza”, ha spiegato Margherita Della Valle, amministratore delegato del gruppo Vodafone.

Si concretizza sempre più l’esperienza della banda larga mobile integrata all’internet satellitare per una connettività digitale universale. Il servizio potrebbe entrare in funzione in tutta Europa nel corso del 2026.

Non serve nessuna antenna terrestre o parabola e neanche un telefono satellitare particolare, perché il nuovo servizio “Direct-to-Device” (D2D) sfrutta le già presenti reti mobili 4G e 5G, quindi basta un normale smartphone per switchare tra reti spaziali e terrestri.

La banda larga spaziale integrata alle reti 4G e 5G

La novità è stata data dal nuovo space-to-land gateway di Vodafone, nei pressi di Newbury, contea del Berkshire in Inghilterra, alla presenza del ministro britannico delle Telecomunicazioni, Sir Chris Bryant, dell’astronauta Tim Peake e di Abel Avellan, fondatore, presidente e CEO di AST SpaceMobile.

La demo del servizio è stata effettata proprio nel gateway Vodafone, che riceve e incanala tutti i segnali inviati da smartphone tramite i satelliti BlueBird di AST SpaceMobile (con cui Vodafone ha firmato un accordo quadro fino al 2034 per lo sviluppo di applicazioni mobili della banda larga spaziale).

Durante il test sono stati messi in contatto l’AD Vodafone Della Valle con un ingegnere britannico che si trovata in una zona remota del Galles mai coperta prima da rete mobile.

Un passo in avanti significativo per la banda larga spaziale e in particolare per i nuovi servizi D2D tramite costellazioni satellitare che connettono in ogni luogo smartphone di uso comune abilitati al 4G e al 5G.

Un’alternativa ai servizi D2D di Starlink

Allo stesso tempo un esempio concreto di alternativa valida al servizio Starlink di SpaceX, di cui tanto si parla.

I satelliti Block 2 BlueBirds di nuova generazione, dotati di array di comunicazioni fino a 230 metri quadrati, sono progettati per fornire una capacità di larghezza di banda fino a 10 volte superiore a quella dei satelliti BlueBird attualmente in orbita terrestre bassa, consentendo velocità di trasmissione dati di picco fino a 120 Mbps e supportando applicazioni vocali, dati completi e video.

Oltre a Vodafone, altri investitori di AST SpaceMobile sono AT&T, Verizon e Google.

In questa nuova gara mondiale, secondo quanto riportato da Bloomberg, Apple starebbe lavorando segretamente con SpaceX e T-Mobile US per aggiungere i servizi Starlink al suo software più recente.

In precedenza, T-Mobile aveva affermato che il servizio sarebbe stato compatibile anche con diversi modelli Samsung, tra cui Z Fold e S24.

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