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Vodafone ‘M2M Barometer 2015’: il 38% delle aziende italiane ha già adottato soluzioni IoT

Le connessioni fra oggetti si confermano in forte crescita in diversi settori strategici per l’economia nazionale, tra cui i trasporti e la logistica (smart mobility, ITS), la domotica (smart home), il retail e l’efficienza energetica. Il retail, in particolare, secondo lo studio Vodafone “M2M Barometer 2015, si conferma tra i settori dalle maggiori potenzialità in ambito Internet of Things, con una crescita dell’88% anno su anno a livello mondiale.

Relativamente all’Italia: il 38% delle aziende ha già adottato tali soluzioni, mentre gli oggetti connessi su piattaforme Vodafone sono in aumento del 76%.

 

Dispositivi interconnessi, accesso in tempo reale e da remoto, gestione completa delle soluzioni, tecnologie modulari aggiornabili, sono solo alcuni dei vantaggi di cui le aziende possono avvalersi”, ha spiegato commenta Manlio Costantini, Direttore divisione Enterprise di Vodafone Italia. “L’Internet of Things è una realtà che cambia gli spazi in cui ci muoviamo e il modo con cui interagiamo con questi spazi. I clienti finali chiedono di avere accesso a un mondo sempre più smart e sempre più connesso e le aziende si stanno attrezzando o hanno già iniziato a integrare tecnologie come M2M o Data Analytics, che sono una parte dell’Internet of Things”.

Si tratta della terza edizione della ricerca Vodafone, condotta a livello globale sul mercato Machine to Machine (M2M), dedicata all’uso delle tecnologie e delle reti di servizi collegati che connettono una vasta tipologia di dispositivi intelligenti, dai prodotti per la casa alle automobili connesse, fino alle applicazioni industriali: il cosiddetto “Internet delle Cose”.

La situazione a livello mondiale

L’81% delle aziende cosiddette “early adopters” (che hanno introdotto tali soluzioni già da tempo) ha decisamente incrementato l’uso di tecnologie M2M durante lo scorso anno. Complessivamente, la conoscenza dell’Internet of Things è aumentata in modo significativo nel 2014-15: il 78% delle aziende intervistate ha confermato di conoscere bene questi strumenti.

Rilevanti tassi di crescita sono evidenti in più settori economici e sociali: nel retail, con un aumento fino all’88% anno su anno; nella sanità (+ 47%), dove le tecnologie M2M sono utilizzate per le applicazioni necessarie al controllo a distanza dei pazienti e alla gestione delle cartelle cliniche; nel settore dei servizi pubblici (+32%), trainato dall’espansione a livello mondiale dei sistemi intelligenti di misurazione dei risparmi energetici (smart metering).

La situazione attuale in Italia

I dati locali relativi al nostro mercato: il 91% degli intervistati riferisce di aver sentito parlare delle tecnologie M2M e l’84% dell’Internet of Things. Il 38% delle aziende ha già impiegato tecnologie M2M, contro una media mondiale del 27%.

Le tecnologie M2M sono ampiamente riconosciute come una tendenza tecnologica chiave: il 73% ha riferito di volerne aumentare l’utilizzo rispetto allo scorso anno.

Anche le aziende italiane stanno cominciando a registrare ritorni sui loro investimenti e considerano le tecnologie M2M un’opportunità per le loro attività di business: il 56% degli intervistati ha riferito di utilizzare queste tecnologie per rendere possibili nuove attività e modelli operativi, mentre il 70% ha già riscontrato ritorni e benefici dall’adozione di tecnologie M2M.

All’interno delle aziende che offrono tecnologie M2M su scala mondiale, il 42% si sta espandendo in nuovi paesi con il risultato che il 40% di queste è alla ricerca di un partner che abbia un footprint internazionale.

Complessivamente, le tecnologie M2M sono percepite come un fattore propulsivo di crescita e fungono da leva per un’ancora più ampia strategia mobile: il 91% concorda infatti che il mobile è il cuore delle loro attività d’impresa.

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