Vodafone Italia brucia le tappe sulla svolta green. La compagnia, prima tra le aziende di telecomunicazioni in Italia, anticipa gli obiettivi di zero emissioni proprie di gas a effetto serra al 2025 e annuncia che la rete Vodafone è già alimentata al 100% da fonti rinnovabili tramite l’acquisto di energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili certificate per la propria rete e anche per i propri uffici.
In questo modo Vodafone Italia si posiziona all’avanguardia, anche rispetto ai già ambiziosi obiettivi di Vodafone a livello mondiale riportati di seguito.
Per azzerare le emissioni di gas a effetto serra relative a emissioni proprie entro il 2025 (Scope 1 e 2) – in anticipo di 5 anni rispetto agli obiettivi della capogruppo, Vodafone Italia continuerà il suo percorso di efficienza energetica, avvierà la sostituzione del proprio parco auto con auto ibride ed elettriche e sostituirà gas antincendio sui Datacenter e sulle centrali telefoniche con gas inerti che non producono emissioni in atmosfera.
Obiettivi del Gruppo Vodafone
Il Gruppo Vodafone si impegna ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra (net zero) entro il 2040 e conferma che i propri obiettivi di riduzione di gas a effetto serra al 2030 sono stati approvati da Science Based Targets initiative, in linea con le riduzioni necessarie a limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C, il più ambizioso obiettivo stabilito dall’Accordo di Parigi.
Entro il 2030 il Gruppo Vodafone si impegna ad azzerare le emissioni proprie di gas a effetto serra (Scope 1) e le emissioni di gas a effetto serra da energia elettrica acquistata (Scope 2).
Vodafone si impegna inoltre a dimezzare le emissioni da fonti terze riconducibili a Vodafone (Scope 3), che includono joint ventures, supply chain, utilizzo dei device e prodotti venduti.
Entro il 2040 il Gruppo Vodafone si impegna ad azzerare completamente le emissioni relative allo Scope 3, anticipando di dieci anni l’originario impegno di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero (net zero) entro il 2050.
Science-Based Target
La Science Based Targets initiative (SBTi) nasce dalla collaborazione fra il Carbon Disclosure Project (CDP), il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF). SBTi stabilisce e promuove le pratiche migliori nel definire obiettivi di riduzione su base scientifica e valuta in maniera indipendente i target delle aziende sulla base dei più recenti studi sul cambiamento climatico.
Il Gruppo Vodafone è una delle oltre 500 aziende a ottenere la certificazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra da parte dell’SBTi. Vodafone si unisce ad aziende leader in questo settore, fissando obiettivi di riduzione ambiziosi che limitano l’aumento del riscaldamento globale a 1.5°C rispetto ai livelli pre-industriali, in linea con l’obiettivo più ambizioso stabilito dall’Accordo di Parigi.
Il Gruppo Vodafone è uno dei primi grandi operatori di telecomunicazioni a sviluppare i propri obiettivi seguendo i principi recentemente stabiliti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) da ITU, GeSi, GSMA e SBTi. Il percorso definisce, in linea con i più recenti studi sui cambiamenti climatici, traiettorie specifiche di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per le aziende che gestiscono reti mobili, reti fisse e/o data center. Nel fissare i propri obiettivi di riduzione, il Gruppo Vodafone ha rispettato la soglia di azzeramento assoluto definita dalla Science Based Targets initiative.
Gli obiettivi di riduzione di emissioni di gas a effetto serra di Vodafone in Italia e a livello mondiale
Scope 1 Emissioni proprie di gas a effetto serra | Scope 2 Emissioni da energia elettrica acquistata | Scope 3 Emissioni di gas a effetto serra di terzi riconducibili a Vodafone (supply chain, devices, negozi etc.) | |
GRUPPO VODAFONE | Azzeramento entro il 2030* | Azzeramento entro il 2030 (Europa: luglio 2021) | -50% entro il 2030 Azzeramento entro 2040 |
VODAFONE ITALIA | Azzeramento entro il 2025 | Emissioni azzerate Raggiunto il 100% di energia acquistata da fonti rinnovabili | -50% entro il 2030 Azzeramento entro il 2040 |