La raccomandazione

Voce e dati sul fisso: abolizione del price cap al vaglio della Ue

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I regolatori Ue del settore Tlc pronti a chiedere nuove politiche tariffarie a Bruxelles, per eliminare i tetti di prezzo su traffico dati e fonia nel mercato del fisso. Una mossa disegnata per dare ossigeno ai conti degli operatori storici.

Nuove politiche di prezzo più elastiche, per dare ossigeno al settore europeo delle Tlc storiche. E’ questo in sintesi l’obiettivo dei regolatori Ue del settore Tlc, che starebbero per presentare un pacchetto di riforme che prevede la cancellazione dei tetti massimi sulle tariffe per la telefonia fissa e l’offerta dati.

Lo scrive l’agenzia Reuters, secondo cui le proposte rientrano in un più ampio progetto di revisione del mercato Ue delle Tlc, finalizzate ad aprire il mercato e a spingere la concorrenza in un settore che rischia di perdere terreno nei confronti di Usa e Asia.

Il nuovo pacchetto di riforme potrebbe entrare in vigore il mese prossimo, dopo il via libera dei Governi dell’Unione.

La raccomandazione, visionata da Reuters, prevederebbe che gli operatori storici fra cui Orange, Telefonica, Telecom Italia, Deutsche Telekom, Kpn, BT possano fissare liberamente liberamente le tariffe di fonia fissa destinate al mercato consumer e a quello degli operatori alternativi che utilizzano le loro reti.

La proposta consentirebbe inoltre ai regolatori nazionali di rimuovere i tetti massimi di prezzo sui cosiddetti servizi beatstream o sui pacchetti dati che gli operatori storici vendono ai provider alternativi, i quali a loro volta li rivendono a pacchetto alle aziende clienti.

Le telco sostengono che l’eliminazione dei tetti tariffari sulla vendita di dati darebbe una spinta agli investimenti in nuove reti a banda ultralarga e a riguadagnare terreno nei confronti dei concorrenti americani.

Secondo l’ETNO, l’associazione che raccoglie le maggiori telco europee, questa raccomandazione “è lo strumento giusto per adattare la normativa europea alla nuova realtà del mercato, nel quale la concorrenza di piattaforme alternative e dei servizi OTT è ormai un dato di fatto”.

 

Una concorrenza sempre più dura per le telco tradizionali, le cui fonti di reddito – dal fisso agli sms – sono state profondamente ridimensionate da servizi alternativi come ad esempio Skype. Secondo stime di ETNO, nel 2012 i ricavi da telefonia fissa delle maggiori compagnie Ue sono diminuiti di 5 miliardi di euro a 50 miliardi complessivi.

Un altro aspetto che sta erodendo le entrate del fisso è la crescita costante del mobile. Tanto che ormai sono diversi gli Isp che inseriscono il fisso in pacchetti che comprendono anche Tv e banda larga.

Secondo la raccomandazione visonata dalla Reuters, i regolatori nazionali potrebbero continuare a fissare il prezzo in caso di concorrenza insufficiente in un dato mercato. A luglio il regolatore tedesco, per esempio, ha fatto sapere che intende continuare a regolamentare i prezzi della fonia fissa.

L’aumento delle tariffe potrebbe d’altra parte creare problemi agli operatori più piccoli, come ad esempio TalkTalk, che sono costretti ad affittare capacità dalle telco storiche per fornire il servizio voce ai clienti. Il Berec, che sostiene le posizioni dei piccoli player, sostiene che la deregulation del fisso sia prematura e che si rifletterebbe sui consumatori finali. Sulla stessa linea anche l’ECTA, che rappresenta fra gli altri la stessa TalkTalk, Wind e E-Plus.

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