Mediaset viaggia in forte rialzo in Borsa sulla scia di una possibile Opa della francese Vivendi per la pay tv Premium.
Verso la chiusura il titolo di Mediaset guadagnava a Piazza Affari l’8,41% a 4,692 euro.
A dare il colpo d’accelerata le indiscrezioni riportate dalla rivista La lettre de l’Expansion secondo la quale alla prossima assemblea del 12 maggio di Vivendi si discuterà anche di una possibile offerta per la tv a pagamento del Biscione.
Mediaset ha sempre tenuto le porte aperte e più volte ha ribadito di essere a caccia di un partner per rilanciare l’asset anche se nei giorni scorsi, secondo alcune fonti, avrebbe rifiutato un’offerta da parte di Sky.
Il confronto tra le due aziende sarebbe però ancora aperto.
Mediaset Premium dopo aver acquistato i diritti di trasmissione della Champions League per 700 milioni di euro è diventato un boccone prelibato.
Mediaset non ha voluto confermare l’informazione mentre da Sky fanno sapere di non commentare i rumors.
La stessa Vivendi del resto è da tempo in pole position, come anche Al Jazeera, per Premium.
Presto quindi si potrebbe avviare una trattativa formale dopo mesi di rumors sul possibile interesse dei francesi.
Un accordo che però punta stavolta a rilevare in toto la pay tv di Mediaset che invece ha sempre detto che ‘Premium non si vende’.
Pare inoltre, sempre stando a quanto riporta L’Expansion, che nel mirino di Bolloré ci sia pure la società di produzione e distribuzione cinematografica EuropaCorp fondata da Luc Besson, di cui Vivendi vorrebbe prendere il controllo.
La società, forte di una forte liquidità stimata in 14 miliardi di euro grazie a una serie di cessioni messe a frutto negli ultimi due anni, vorrebbe così ridisegnare il perimetro dell’intera holding, concentrandosi maggiormente sul mercato media.
L’operazione, secondo la stampa francese, potrebbe essere accolta favorevolmente dalla famiglia Berlusconi che potrebbe così concentrarsi sull’editoria.
A Vivendi permetterebbe invece di ampliare la presenza della pay tv Canal+ in Europa.
Mediaset controlla l’89% di Premium mentre l’11% è nelle mani della spagnola Telefonica che l’ha rilevato lo scorso anno per 100 milioni di euro portando la valorizzazione del gruppo a 900 milioni di euro.