Vivendi ha avviato la chiusura della piattaforma tedesca di video streaming, Watchever. Stando a quanto riporta Les Echos, il team di Berlino – 17 persone in totale – sono stati avvertiti che il servizio verrà sospeso il 31 dicembre prossimo.
Una decisione strana. Secondo alcuni paradossale, visto che ad aprile Vivendi ha rilevato Mediaset Premium e annunciato nei mesi scorsi che entro fine anno avrebbe lanciato Watch, una piattaforma di video on-demand accessibile con abbonamento, in Francia, Germania, Italia, Spagna e America Latina.
Secondo tanti, una mossa anti-Netflix, la piattaforma americana leader dei servizi in streaming.
Vincent Bolloré, il presidente di Vivendi, ha sempre detto che la nuova offerta si sarebbe basata sulla tecnologia Watchever.
Si diceva anche il servizio SVOD sarebbe stato gestito dalla Germania anche se, dopo che Vivendi ha rafforzato la propria presenza in Italia, la priorità del gruppo si è spostata di più verso l’Europa del Sud.
Stando ai rumor riportati da Les Echos, pare che comunque Bolloré voglia mantenere il team francese di Watchever, un centinaio di persone tra gli uffici di Parigi e Marsiglia che, secondo alcune fonti, starebbero sempre lavorando a un servizio SVOD trans-europeo, ma anche sulla musica.
Pare insomma che a eclissarsi sarà solo il brand Watchever ma non la volontà di perseguire il progetto dei servizi on-demand.
Le gravi perdite dietro la chiusura?
In ogni caso Watchever fa parte dell’ecosistema di Vivendi Village. E’ stato lanciato nel gennaio 2013 dal gruppo francese. Lo scorso settembre, è stata proposta una ‘nuova versione’ agli abbonati.
Il problema è però che la piattaforma ha sempre avuto grandi difficoltà a ritagliarsi uno spazio sul mercato e non è mai andata bene come si sperava.
Vivendi non ha reso noti gli ultimi dati ma pare che gli abbonati siano passati da 300-500 mila di un anno fa a meno di 200 mila. Nel 2013 inoltre ci sarebbero state perdite per 73 milioni di euro contro un fatturato di 8,4 milioni.
La holding francese si è poi rifiutata di comunicare il numero degli abbonati e i ricavi del 2014.
Due anni fa Bolloré era corso ai ripari e aveva mandato Merrill Lynch in avanscoperta.
La missione era, appunto, cedere Watchever anche se ufficialmente si è sempre detto che non era in vendita.
In realtà non aveva forse trovato i giusti acquirenti.