Vivendi è pronta a lanciare la sua ‘Netflix’. Tra i punti dell’accordo stretto con Mediaset, per l’acquisto della pay tv Premium, c’era proprio quello di avviare una “partnership industriale” per “creare una piattaforma globale OTT di tv via internet”.
Il servizio dovrebbe essere operativo dal prossimo autunno, visto che Vivendi è già al lavoro e sta stringendo accordi con diverse telco.
Chiaramente si tratta di lanciare in Francia, Italia, Germania e Spagna un servizio di video on-demand illimitato a pagamento, il cosiddetto SVOD, per competere con Netflix.
La novità di cui parla l’edizione odierna di Le Figaro, è che la sede di questo servizio sarà in Germania.
Il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré, pensa così di aggirare le rigide disposizioni francesi sull’eccezione culturale, un vantaggio di cui beneficia l’americana Netflix che ha la sede europea a Lussemburgo.
Il progetto, continua Le Figaro, riunirà tre realtà già esistenti: la tedesca Watchever, acquisita da Vivendi negli anni scorsi con i suoi 300 mila abbonati, la francese CanalPlay che ne conta circa 500 mila, e l’italiana Infinity con i suoi 600 mila circa, per un totale complessivo di oltre 1 milione e 400 mila sottoscrittori.
Vivendi conta in seguito di proporre, in collaborazione con Mediaset, produzioni originali così come fa Netflix (“House of Cards”, “Orange is the New Black”).
Le due aziende stimano di poter lanciare almeno una decine di serie tv all’anno.
Vivendi non è l’unica azienda che prova a lanciarsi nel video streaming. Fino al 2015, TF1, M6 e Orange lo stavano pianificando. I tre gruppi non hanno però avuto dal Ministero francese della Cultura un ammorbidimento delle norme, in particolare quelle che prevedono che una certa quota di opere offerte debba essere di produzione francese o europea.
Un vincolo che Netflix aggira allegramente. Al momento l’unica produzione francese che offre ai suoi abbonati è, infatti, Marseille.