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Vivendi, la mossa Dailymotion primo tassello della strategia ‘all media’

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Operazione quasi chiusa con Dailymotion. Vivendi si rilancia sul mercato dei media, obiettivo: diventare un campione mondiale dell’entertainment. Una minaccia per l’Italia?

Resta caldo il dossier Dailymotion, dopo l’annuncio da parte della casa madre Orange di aver avviato ‘negoziati esclusivi’ con Vivendi per la cessione dell’80% della piattaforma di video-sharing. L’offerta, che verrà sicuramente accettata, è di 217 milioni per una valorizzazione della società pari a 265 milioni.

Un’operazione non da poco che segna il rilancio della strategia di Vincent Bolloré, principale azionista di Vivendi con il 12%, sul mercato media.

Il Ceo del gruppo non ha mai nascosto le proprie mire espansionistiche, tenendo ben saldo il progetto di voler ridisegnare il ruolo di Vivendi.

 

Le mosse di Bolloré

Si attendono adesso le prossime mosse per l’Italia dove la media company francese è presente con una quota consistente in Telecom Italia e dove non ha mai chiuso la strada all’eventuale ingresso in Mediaset Premium.

Come si muoverà Bolloré?

Dopo il lancio di Sky Europe, il mercato media è in fase di profondo mutamento. Si cercano nuovi equilibri, intanto per far fronte all’avanzata degli Over-The-Top e delle piattaforme di video streaming come Netflix, ma anche degli operatori telecom sempre più presenti anche nel settore dei contenuti.

I rapporti si fanno sempre più stretti e cominciano a sparire i confini tra attività tlc e media.

Bolloré lo sa bene e si sta muovendo su più fronti.

L’operazione Dailymotion è solo il primo mattoncino che il manager bretone piazza, ma ce ne vorranno altri e sicuramente seguiranno tante altre operazioni.

La mission resta quella di focalizzare le attività della holding sui media, avviata a marzo dello scorso anno con la cessione di SFR a Numericable.

Il gruppo ha anche ceduto Maroc Telecom e l’operatore brasiliano GVT e l’editore di videogiochi Activision Blizzard, e si ritrova adesso con in cassa un tesoretto da 15 miliardi di euro.

Il successo di Dailymotion

Nata nel 2005, Dailymotion, con 222 dipendenti in tutto il mondo, ha generato nel 2014 un fatturato di 64 milioni di euro.

Anche se è ben lontana dalla forza di YouTube, Dailymotion è il suo diretto concorrente con 2,5 miliardi di video visualizzati al mese, 128 milioni di visitatori unici mensili, e con l’80% del fatturato realizzato all’estero, specie in Asia e Turchia.

“Per Vivendi – si legge nella nota – l’acquisizione dell’80% di Dailymotion rappresenta un passo importante verso la costruzione di un gruppo industriale mondiale, un campione francese nei media e nei contenuti”.

“Una straordinaria opportunità per il gruppo – continua il comunicato – per la diffusione dei propri contenuti musicali e audiovisivi nel mondo intero”.

 

Parola d’ordine: diversificazione

Un’operazione, quella annunciata ieri, che soddisfa pienamente il governo francese che da sempre ha ostacolato possibili cessioni all’estero con l’intenzione di evitare che ‘stranieri’ potessero mettere le mani su quello che oltralpe è considerato un gioiellino hi-tech e di cui lo Stato controlla il 24,9%. Lo ha fatto con Yahoo!, con Microsoft e più recentemente con il gruppo di Hong Kong PCCW.

Soddisfatta anche Orange. Il Ceo Stéphane Richard ha dichiarato che l’offerta di Vivendi “è la migliore sotto tutti gli aspetti, in primo luogo per il futuro di Dailymotion”.

E Vivendi ci aveva già provato in passato, attraverso la controllata Canal+, a mettere le mani sulla piattaforma video. Adesso però a fare la differenza è sicuramente l’azione dell’azienda che da tempo si è impegnata su una maggiore concentrazione nei contenuti media.

Non trascurabile inoltre la sinergia sul versante della musica dove Vivendi è presente con la sua potente controllata Universal Music.

Bollorè pensa a creare un player europeo per competere meglio con il leader del settore, YouTube, in un progetto arduo che Orange non è stato mai in grado di realizzare sia per mancanza di volontà che di mezzi.

YouTube – ha osservato Richard – è 60 volte Dailymotion. Bisogna lavorare sodo, continuare a investire e andare a caccia di nuovi mercati, progettando prodotti e servizi”.

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