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Vivendi, fuoco incrociato su Gameloft

Si complica la scalata di Vivendi a Gameloft. Mentre il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré, era impegnato in un serrato duello con la famiglia Guillemot per il la presa di controllo dell’editore di videogame, Amber Capital ha superato la soglia del 10% del capitale di Gameloft (14,62%) assicurandosi il 13,17% dei diritti di voto, rastrellando azioni sul mercato. La conferma arriva dall’Autorità di Borsa.

L’hedge fund britannico ha rafforzato e di molto la propria posizione dopo l’OPA lanciata a febbraio da Vivendi per 7,20 euro per azione.

Amber ha spiegato all’Autorità che l’acquisizione rientra nel normale quadro delle sue attività “senza l’intenzione di mettere in atto una particolare strategia per Gameloft“.

L’azienda precisa di non aver agito in accordo con terzi e di non avere alcuna intenzione di prendere il controllo del gruppo, né di chiedere poltrone nei posti di comando.

Amber non è però nuova a operazioni di questo tipo.

C’è da fidarsi?

A inizio d’anno, ha acquistato il 15% di Prisa, editore di El Pais, per poi far pressing sul Cda chiedendo le dimissioni di Juan Luis Cebrian, fondatore del quotidiano spagnolo.

Due anni fa lo aveva fatto con il Ceo di Nexans, Frédéric Vincent, di cui deteneva il 5,3%.

La famiglia Guillemot deve fronteggiare adesso un duplice attacco, Vivendi e Amber.

Le cose si potrebbero mettere male anche per Bolloré. La mossa di Amber rischia di sparigliare le carte e mettere in discussione il progetto per Gameloft.

Il finanziare bretone ha grossi progetti per Vivendi, pensa di trasformarla in una media company paneuropea e negli ultimi mesi ha messo a segno una serie di operazioni (comprese quelle su Gameloft e Ubisoft) per rafforzare l’asset dei contenuti e della distribuzione, non ultima l’acquisizione di Mediaset Premium.

Ora però il suo piano vacilla.

Il cattivo andamento di Canal+ e il rischio che salti l’accordo con BeIN Sport per motivi antitrust, spaventano Bolloré al punto che ha minacciato la chiusura della pay tv francese.

Solo una minaccia?

Il dubbio resta, fatto sta che l’ultima mossa di Amber Capital mette qualche punto interrogativo sulla possibilità che Bolloré porti a compimento il proprio piano per Gameloft.

Lo scorso febbraio Vivendi ha superato il 30% del capitale dell’editore di videogiochi e lanciato un’OPA, alzando successivamente il prezzo dell’offerta del 20% a 7,20 euro per azione.

A fine marzo la famiglia Guillemot ha depositato un ricorso alla Corte d’appello di Parigi contro l’OPA di Vivendi.

Da quando a ottobre Vivendi è entrata nel capitale di Gameloft, la capitalizzazione di mercato del gruppo è cresciuta dell’85% a circa 645 milioni di euro.

Gameloft sta tentando di prendere tempo e continua a salire nel capitale. Oggi ha il 29% dei diritti di voto e non intende fermarsi.

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