Strategia

Vivendi, entra nel vivo il piano anti-Amazon

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Streaming, pay Tv, musica, videogiochi, eventi live, servizi di consegna...ecco i dettagli della strategia Vivendi-Fnac per contenere l'avanzata di Amazon.

L’ingresso di Vivendi in Fnac – la catena di negozi francesi, leader anche nella distribuzione online di contenuti e nella gestione di grandi eventi live – è apparso da subito come un chiaro segnale della volontà del gruppo guidato da Vincent Bolloré di aprire la guerra ad Amazon.

Il piano adesso entra nel vivo.

Da settimane, e precisamente da quando il 26 aprile scorso l’Antitrust ha dato il proprio via libera all’acquisizione di Darty (numero uno negli elettrodomestici) da parte di Fnac, in Francia non si fa che parlare di questo progetto.

Il 24 maggio ci sarà l’assemblea degli azionisti di Fnac che approverà la cessione del 15% a Vivendi per 159 milioni.

La logica di questa convergenza per Vivendi si spiega nella volontà di mettere le mani su gruppi di ‘contenitori’. In questo senso, Darty e Fnac sono due acceleratori di commercio per i contenuti di Vivendi e Universal.

Per Fnac, l’integrazione verticale con Vivendi risponde alla stessa logica della concentrazione orizzontale con Darty: contrastare l’avanzata di Amazon.

Come?

In primo luogo proponendo un modello simile a quello d’abbonamento sviluppato da Amazon col servizio premium.

La Fnac conta 6 milioni di membri e Vivendi, attraverso Canal+ e Canalplay, circa 10 milioni di abbonati.

Insieme i due gruppi possono sviluppare una base clienti fedeli grazie anche a un’offerta di servizi multicanale.

In secondo luogo, in risposta alla guerra di Amazon nei contenuti, Vivendi potrebbe spingere le proprie produzioni (Musica, Videogame, Canal+) nei punti vendita di Fnac.

Importanti sinergie potrebbero essere anche sviluppate tra l’etichetta discografica Universal Music di Vivendi e France Billet di Fnac, leader nella vendita di biglietti per eventi live internazionali.

Senza tralasciare quelle tra il servizio streaming di musica di Fnac, Jukebox, e Deezer e Spotify nei quali Vivendi detiene delle partecipazioni.

Ma anche tra i servizi di video on-demand FnacPlay e Canalplay, iRoko+ in Africa, Watchever in Germania, tutti sotto il cappello di Vivendi.

Fnac è inoltre molto presente in Spagna mentre Vivendi in Africa, questo permetterebbe ai due gruppi di rafforzarsi anche su nuovi mercati e contenere il peso internazionale di Amazon.

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