L'avanzata

Vivendi entra in Banjiay, ancora shopping nel business di contenuti

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Il gruppo francese compra il 26,2% della società nata dalla fusione tra Banijay e Zodiak. Obiettivo: sempre più forti nei contenuti originali.

Vivendi continua a far man bassa sul mercato dei contenuti audiovisivi. Obiettivo: diventare la prima media company del sud Europa, come va dicendo da tempo ormai.

In posizione molto forte in Italia grazie alla presenza in Telecom dove punta ad arrivare al 24,9%, il gruppo francese starebbe facendo le proprie mosse anche su Mediaset, ma intanto porta a casa in Francia l’accordo commerciale con BeIN per i diritti sportivi, proseguono le trattative con Telefonica per la distribuzione di un servizio video in Sud America e continua ad avanzare nei videogame. Adesso chiude anche l’intesa con Banijay Group.

A Vivendi passa il 26,2% del capitale della società – nata dalla fusione tra Banijay e Zodiak Media – numero tre in Europa per la produzione e distribuzione di contenuti televisivi.

L’operazione rientra appieno nella propria strategia globale di Vivendi: rafforzarsi nella produzione di contenuti originali.

Vivendi ha effettuato un investimento pari a 290 milioni di euro, di cui 100 milioni per il 26,2% del capitale e la restante parte tramite la sottoscrizione di due bond settennali, uno dal valore di 100 milioni emesso da Banijay Group e l’altro da 90 milioni di Lov Banijay, la hoding dell’imprenditore dei media Stephane Courbit.

Arnaud de Puyfontaine, Ceo di Vivendi, ha dichiarato: “Vivendi è lieta di essere parte di questa nuova potenza mondiale nella produzione di contenuti indipendenti e distribuzione. Uno degli obiettivi principali del nostro gruppo è quello di investire in società che sviluppano programmazione originale a livello mondiale. Il Gruppo Banijay combina forte talento creativo internazionale con una gamma estremamente ampia di show e format televisivi. Sono convinto che la nuova entità risultante dalla fusione ha tutte le competenze e le risorse per fornire intrattenimento avvincente per il pubblico di tutte le piattaforme media”.

A gennaio la Commissione Ue ha dato il via libera alla fusione tra Banijay e Zodiak che ha creato la più grande società indipendente di produzione e distribuzione nel mondo di programmi audiovisivi con un fatturato di circa 1 miliardo di dollari.

Questa operazione permetterà al gruppo di Vincent Bolloré di arrivare fino al 49,9% di Banijay Group e forse anche fino al 25% della holding Lov.

Banijay Group sarà presente in più di 17 territori che producono tutti i generi di programmi: entertainment, documentari, reality show, docu-fiction, cartoon e fiction.

Per Vivendi, “Banijay rappresenta una miniera di talenti creativi che progettano oggi i programmi di entertainment di domani”.

Banijay Group realizza il 75% del proprio fatturato all’estero, una presenza mondiale quindi che ben si sposa con le ambizioni internazionali di Vivendi nella produzione.

Dopo l’ingresso dei francesi, Banijay Group è adesso controllata al 73,8% da Lov Group, holding di Stéphane Courbit (50,1%) e DeA Communications (De Agostini, 49,9%).

Stéphane Courbit è il presidente e Marco Bassetti l’amministratore delegato.

Nel dare il benvenuto a Vivendi nel gruppo, Courbit ha dichiarato: “Ho piena fiducia che questo forte gruppo di manager e talenti creativi prospereranno sulla scena mondiale. È mio piacere dare il benvenuto a Vivendi nel nostro nuovo Gruppo e prevediamo un prospero futuro insieme”.

 

Lorenzo Pellicioli, Ceo del Gruppo De Agostini, ha sottolineato: “La fusione tra Banijay e Zodiak Media, due società di cui il Gruppo De Agostini è azionista fin dall’inizio, crea un player leader internazionale”.

E ha aggiunto: “Credo fermamente che – grazie alla qualità e le dimensioni del portafoglio prodotti, la presenza geografica, l’eccellenza del team di gestione e il supporto degli azionisti – il nuovo Gruppo sarà ben attrezzato per competere a livello globale nella creazione, produzione e distribuzione di contenuti televisivi”.

Marco Bassetti ha rilanciato: “Useremo questa forza combinata per offrire una gamma ampia e diversificata di contenuti vincenti su più piattaforme; massimizzando la nostra impronta globale”.

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