Barclays ha appena alzato il rating di Vivendi, portando la raccomandazione da ‘Equal Weight’ a ‘Overweigth’ ritoccando contemporaneamente il prezzo obiettivo da 11,50 a 11,60 euro.
Vicenda Tim fra i catalizzatori dell’upgrade
Secondo la banca d’affari londinese, nei prossimi mesi il titolo del gruppo media francese sarà sostenuto da tre catalizzatori. In primo luogo, il gruppo ha comunicato che non parteciperà all’asta per i diritti televisivi della Ligue 1, una decisione che sosterrà l’Ebitda di Canal+, precisa la banca. In secondo luogo, un eventuale accordo sulla vendita della rete fissa di Tim potrebbe portare liquidità a Vivendi per 1,7 miliardi di euro, aggiunge Barclays.
Infine, l’esercizio dal 15 dicembre degli azionisti di Lagardère di opzioni per vendere le loro azioni a Vivendi dovrebbe indurre la maggior parte degli analisti a integrare Lagardère nel loro modello di valutazione basato sulla somma delle parti per Vivendi, aggiunge la banca.
Questi tre catalizzatori potrebbero portare ad un aumento dal 15% al 30% del prezzo delle azioni di Vivendi, calcola Barclays. Il titolo Vivendi guadagna in mattinata il 2,2% a 8,48 euro.
NetCo, offerta vincolante entro il 15 ottobre
Nel frattempo, è confermato che l’offerta vincolante di KKR per la NetCo arriverà entro il 15 ottobre. Possibili frizioni potrebbero manifestarsi dopo quella data, con il MEF in partita avendo avanzato un’offerta per il 20% della nuova società della rete. A quel punto, resta da capire come intende muoversi Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,75% di fronte ad un’offerta di 21-23 miliardi a fronte di una valutazione che per i francesi non è inferiore a 31 miliardi.
Intanto, l’incontro fra Vivendi e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti dovrebbe tenersi il 5 ottobre. Secondo il Sole 24 Ore, Vivendi si presenterà con il presidente Yannick Bollorè e il Ceo Arnaud de Puyfontaine e non si metterà di traverso sul prezzo dell’offerta.
Resta poi da capire se per il via libera all’operazione di vendita sarà sufficiente il parere favorevole del Cda di Tim (dal quale Vivendi è assente) o se sarà necessaria un’assemblea, come ventilato dal socio francese. Ce peraltro potrebbe richiedere la revoca del Cda.