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Visori VR e AR, calo di vendite superiore alle attese nel 2022

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La fine del lockdown e il ritorno alla vecchia normalità in presenza pesano sulle vendite di visori AR e VR, che avevano vissuto una fase di picco nel 2021 quando la gente era costretta in casa dal Covid.

La fine del lockdown e il ritorno alla vecchia normalità in presenza pesano sulle vendite di visori AR e VR, che avevano vissuto una fase di picco nel 2021 quando la gente era costreaa in casa dal Covid.

Secondo i dati appena pubblicati, le spedizioni di visori per realtà aumentata/virtuale (AR/VR) hanno totalizzato 8,8 milioni di unità nel 2022, con un calo del 20,9% rispetto al 2021. Si tratta di un risultato notevolmente inferiore alla previsione di IDC, che non più tardi di dicembre aveva previsto circa 9,7 milioni di unità per l’anno passato.

Un calo inatteso per IDC

E dire che quella previsione di dicembre era essa stessa una revisione al ribasso delle previsioni di IDC dello scorso marzo. Era molto più ottimista, prevedendo che i volumi di spedizione AR/VR nel 2022 sarebbero cresciuti di un impressionante 46,9% rispetto al 2021 pari a 11,2 milioni di unità.

Un calo inatteso, secondo IDC, che puntava su un’adozione di massa sul mercato consumer. C’è da dire che nel 2021 il mercato era stato per così dire “drogato” dal lancio del Quest 2 di Meta e da una spesa superiore alla media di un segmento consumer relegato in casa a causa del lockdown.

Trend in linea con Meta

Una performance, quella dei vosri VR e AR, che rispecchia il trend in atto in casa Meta, costretta a fare i conti con la realtà e con un ritorno di massa della gente alla vita di tutti i giorni in presenza.

Tornando all’AR/VR, e il già citato Meta sembra sostenere l’intero mercato. Secondo IDC, l’anno scorso ha rappresentato l’80% del volume delle spedizioni. Pico, con sede in Cina, acquisita nel 2021 dalla società madre di TikTok, ByteDance, è al secondo posto con il 10%.

All’inizio di questa settimana, la Next G Alliance (NGA) ha pubblicato un rapporto che delinea i requisiti lato dispositivo e lato rete per rendere la realtà estesa (XR) immersiva e multisensoriale una proposta per il mercato di massa. Insomma: ce ne sono molti. Tuttavia, se tutti i pezzi del puzzle combaciano, l’NGA ha affermato che entro il 2030 potrebbero esserci un miliardo di dispositivi XR utilizzati da vari settori dell’economia.

Ma visto come è andata nel 2022, però, il 2030 sta già iniziando a sembrare un po’ presto.

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