Oggi l’Unione Nazionale Consumatori riceve il premio dell’Antitrust per l’associazione che ha saputo distinguersi come la migliore nell’attività di contrasto alle pratiche commerciali scorrette.
Key4biz. È una bella soddisfazione?
Massimiliano Dona. È una gran bella soddisfazione che voglio condividere con tutte le persone che lavorano all’interno dell’Unione Nazionale Consumatori. La nostra è la prima associazione in Italia, fondata nel 1955 da Vincenzo Dona: da allora tante cose sono cambiate e abbiamo cercato di tener fede ai valori dell’inizio, ma con un’attenzione particolare al cambiamento dei tempi e non a caso i temi della modernità sono per noi prioritari. Ciò ci ha consentito di rimanere leader di un movimento a tutela dei consumatori che nel corso degli anni è proliferato in molte sigle, in parte a danno (devo dirlo) della credibilità complessiva del sistema…
Per questo siamo ancor più orgogliosi di ricevere questo riconoscimento che premia non solo il nostro impegno al fianco dei cittadini, ma anche la serietà del nostro agire, lontano da esagerazioni e fake news che talvolta popolano il nostro mondo. Grazie a questo Premio, una volta di più, possiamo affermare -come diciamo spesso- che “le associazioni non sono tutte uguali”!
Key4biz. È stato un anno importante per Unc, quali “battaglie” vi hanno visto protagonisti e perché no vittoriosi…
Massimiliano Dona. Non è facile scegliere tra le numerose campagne che negli ultimi mesi ci hanno visto protagonisti. Posso certamente ricordare che è stato un anno importante per le vicende che hanno afflitto il settore della telefonia: ricordo la campagna #nondisturbarmi, con la quale ci siamo battuti per la riforma dei call center che è stata finalmente approvata proprio alla fine della passata legislatura…
Key4biz. E poi la grande battaglia contro la fatturazione a 28 giorni e quegli aumenti surrettizi…
Massimiliano Dona. Eh già, non c’è dubbio che il 2017 sarà ricordato per la triste vicenda della fattura a 28 giorni, poi tornata mensile anche grazie al nostro intervento. A suon di denunce, comunicati stampa, consultazioni parlamentari e anche grazie a una costante presenza televisiva, abbiamo fatto pressione su istituzioni ed aziende riuscendo a tenere vigile l’attenzione sui diritti dei consumatori.
Key4biz. Avete parlato di una “guerra totale” alle Telco: è pensabile una nuova era di rapporti che mettano i consumatori al centro delle azioni delle aziende più responsabili?
Massimiliano Dona. Io credo che ci siano finalmente le condizioni, ma dobbiamo continuare a vigilare sul questo mercato dove regna ancora molta furbizia. Così, proprio qualche settimana fa abbiamo presentato una maxi segnalazione per i 10 costi nascosti della telefonia. Sarà l’Autorità Antitrust a stabilire se ci sono degli illeciti, ma quel che è certo è che (anche grazie a queste iniziative) i consumatori sono oggi un po’ più consapevoli dei propri diritti e guardano con occhi smaliziati quelle stesse aziende che per anni ci hanno raccontato negli spot di essere “amici” dei propri clienti!
Key4biz. E poi avete inaugurato una vera e propria battaglia agli influencer: davvero Chiara Ferragni e c. preferiscono non dire quando fanno pubblicità?
Massimiliano Dona. Credo di poter dire che le cose stanno cambiando: molte celebrities e la stessa Chiara Ferragni sono state subito solidali con la nostra azione per la trasparenza nella pubblicità sui social network. Si tratta di un ambito davvero innovativo e siamo felici di essere stati ancora una volta i primi a denunciare i selfie sponsorizzati sui social, ottenendo la scorsa estate un intervento di moral suasion dell’Autorità Antitrust che ha chiesto ai principali influencer di contrassegnare con l’hashtag #ad i post promozionali. Purtroppo non basta e proprio in questi giorni abbiamo presentato una nuova denuncia contro una lunga lista di influencer molto popolari.
Key4biz. Insomma possiamo dire che il vostro è stato un 2017 ad alto tasso tecnologico: forse questo vi ha fatto primeggiare sulle altre associazioni e conquistare il Premio dell’Authority?
Massimiliano Dona. Credo di sì, non a caso, vorrei citare tra le nostre battaglie anche gli interventi di contrasto all’obsolescenza programmata attuata da Apple sulle batterie degli iPhone, per non dire del fenomeno del secondary ticketing e ancora le condanne ottenute per la pubblicità ingannevole sulla fibra… e dimentico sicuramente qualcosa (ma sul nostro sito www.consumatori.it è disponibile il Report delle attività 2017).
Key4biz. Lei ha una passione nascosta per la pubblicità. Negli anni ha scovato inganni e illusioni negli spot di alimenti, prodotti cosmetici, automobili, tecnologia e tanto altro. Alla pubblicità UNC ha dedicato l’ultima edizione di “Cose da non credere” l’evento di network che l’associazione organizza ogni anno nel mese di maggio: oggi la guerra per la trasparenza degli spot si gioca tutta sul digitale?
Massimiliano Dona. Non solo, purtroppo! Si sono moltiplicati i canali e le tecnologie, una volta gli spot entravano nelle nostre case dalla televisione e perlomeno sapevamo, nella maggior parte dei casi, che si trattava di “consigli per gli acquisti”. Oggi grazie al telefonino la reclame ci raggiunge in qualsiasi momento della nostra giornata offrendoci contenuti personalizzati a seconda delle nostre esigenze e delle abitudini di acquisto. Si chiama “profilazione“, ma non credo che sia necessariamente un male salvo il diritto del consumatore di sapere che uso è fatto dei propri dati e che sia messo nelle condizioni di scegliere in maniera consapevole. Di questo abbiamo parlato al nostro recente evento “Cose da non credere”, soffermandoci ovviamente sull’influencer marketing, ma anche su neuromaketing, biomarketing, profilazione e privacy.
Key4biz. L’altro appuntamento importante per Unc è il Premio Vincenzo Dona, che ogni anno si conferma l’evento più importante sui consumi nel panorama italiano: ci dia qualche anticipazione per il prossimo novembre…
Massimiliano Dona. Intanto la data: 16 novembre al Teatro Argentina di Roma. Parleremo di intelligenza artificiale, machine learning, big data e quindi di privacy e GDPR. Ma come sapranno i lettori di Key4biz che ormai ci conoscono, il nostro evento non è un incontro di studi né un approfondimento giuridico: proviamo a raccontare i cambiamenti che si verificano nelle esistenze dei consumatori attraverso vere e proprie testimonianze da parte di aziende, esperti, addetti ai lavori quindi non aspettatevi un tradizionale convegno, come al solito proveremo a stupirvi con il nostro storytelling, anzi story-doing!
Key4biz. Chiudiamo con un pensiero al futuro, cosa si aspetta per il mondo dei consumatori nei prossimi mesi?
Massimiliano Dona. Siamo in una fase delicata sia politicamente che per i mercati. A maggior ragione ritengo che chiunque avrà la responsabilità di governo non potrà permettersi di trascurare alcuni interventi volti ad innalzare i livelli di tutela dei consumatori. E non solo riduzione delle tasse e interventi concreti di contrasto alla povertà, serve anche potenziare i poteri delle Authority (che oggi faticano ad essere realmente incisive), mentre attendiamo una riforma della class-action (che ormai vagheggia anche l’Europa che sul punto ha appena pubblicato un interessante “new deal” di riforma del diritto dei consumatori). Sulla scia del grande tradimento della telefonia, poi, abbiamo proposto una riforma della normativa che oggi consente agli operatori di modificare i contratti e le condizioni già approvate dai clienti: non è pensabile sedurre i consumatori e poi cambiare le carte in tavola! Ma insomma, questo è il lavoro da fare…. Adesso è il momento di festeggiare, da domani si torna in trincea al fianco dei consumatori.